UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - DuNgEoN mAsTeR

uon salve a tutti quanti,
cari avventurieri, come avrete senz'altro saputo, dato l'enorme eco che ha avuto la notizia, sabato sera abbiamo giocato la tanto agognata serata live di gioco di ruolo intorno al tavolo. Visto l'enorme chiacchierare che se ne sta facendo in rete e sui social network, eccoci finalmente a mettere un punto fermo a tutto quanto, raccontandovi cosa è successo.

La situazione in cui i personaggi iniziavano la serata era descritta in questo post.

GDR
Pikel ovviamente era in prima fila all'arrivo di Brokk e compagni. Lo schianto dell'ascia a due mani di quest'ultimo contro lo scudo del nano degli Artigli del Drago avrebbe spezzato il braccio a chiunque, ma non a lui. Resistette.
Brandibacco, nonostante la statura fece la sua parte sin dai primi round del cruento scontro.
Anche Ayame lasciò la posizione che la vedeva in disparte e si gettò, armata di martello da guerra e scudo, nella mischia.
Morgon si defilò e bersagliò per l'intero scontro il capo dei Lupi di Faradur (così si faceva chiamare il gruppo di nani) con una serie di Dardi Incantati che si fecero sentire nel conteggio della battaglia.
Riddack, da buon ladro, si era defilato in silenzio, sfruttando anche la fitta nebbia e tentò di aggirare il gruppo di nani per un attacco alle spalle degno di questo nome, ma le cose non andarono come ci si sarebbe aspettati. L'attacco furtivo fallì ed il nano si trovò invischiato in un corpo a corpo di cui avrebbe voluto fare volentieri a meno.
Il contributo di quattro ribelli fu determinante.

Tre dei sei nani caddero sotto i colpi degli Artigli del Drago e dei quattro ribelli. Caddero opponendo un'incredibile resistenza e portandosi con sè, nell'aldilà, anche due ribelli. Anche Brokk avrebbe portato con sè molti avversari, se non avesse concentrato tutto il suo odio e tutti i suoi attacchi su Pikel, che si rivelò coriaceo come la radici dei monti.

Alla fine dello scontro, nel momento in cui dalla nebbia salì un grido di gioia, segno che forse i ribelli avevano avuto la meglio sugli orchi, Brokk, allo stremo delle forze intimò la ritirata. I due Lupi di Faradur rimasti, lo presero sotto braccio e partirono di corsa.

La fuga durò pochi metri.

Pikel, Ayame e Riddack partirono di corsa immediatamente all'inseguimento.

L'inseguimento durò poco.

Il gruppo di nani dei tre nani, con Brokk in condizioni più vicine alla morte che alla vita, era fermo. Davanti a loro un muro di persone. I ribelli, che effettivamente avevano sconfitto gli orchi.

In trappola, come delle belve, i due nani ancora in vita, misero tra loro Brokk e poi ringhiando, con l'ascia da battaglia stretta saldamente tra le mani, si misero in posizione di guardia.

Pikel non se lo fece ripetere due volte ed avanzò, seguito dai compagni.

Il combattimento finì tutto sommato in poco tempo e Brokk venne fatto prigioniero.

Pikel recuperò subito l'armatura ed un urlo di gioia invase tutta la piazza e la città di Forte Destino. Ovviamente la situazione richiedeva decisione rapide. La città era libera, il massacro della popolazione, ordinato dal Barone Von Hendricks era stato sventato e la gioia pervadeva la cittadina; gioia mescolata alla tristezza per i morti. Tra la folla dei ribelli si fece largo un halfling che si presentò come Willow Ufgood, capo della resistenza.
La mezza giornata che ancora mancava prima del calare della notte passò tranquilla, i morti vennero sepolti ed i feriti curati. Diversi fuochi vennero accesi e l'intera città venne battuta palmo a palmo per verificare che nessun gnoll od orco fosse sfuggito.

Nel mentre Pikel e Brandibacco si recarono nella stanza che era diventata la prigione di Brokk e lo interrogarono. Quello che emerse fu abbastanza particolare. Quello che Brokk sosteneva era che Pikel fosse un ladro. Sosteneva infatti che Pikel avesse rubato l'armatura al popolo della Grande Montagna, al popolo dei Nani e che lui ed i suoi compagni fossero stati incaricati delle operazioni di recupero.
Pikel, stupito da quelle parole, non credendo a nessuna di essere, infierì ancora contro Brokk ed il suo clan tirando in ballo la serata della festa (notte in cui lasciò per sempre la Grande Montagna) ed il crollo della volta che uccise quasi tutti quelli del suo clan.
Brokk ancora una volta ribadì che non c'era stato nessun crollo e che i membri del clan Druenir erano ancora in vita, anche se considerati come indegni. Il padre di Pikel, Fadam, che lo stesso riteva morto in quella notte, sarebbe vivo ma esiliato per ripagare l'onta del furto dell'armatura da parte del figlio.


Pikel lasciò la stanza sconvolto e sorpreso da tutti quei racconti. La diffidenza che nutriva per Brokk e per il clan Faradur in generale, non impedì a quelle parole di iniziare a scavare un tarlo nella propria testa.

La mattina seguente Willow ed alcuni compagni erano in taverna sin dalle prime luci dell'alba per pianificare cosa fare. La ribellione voleva battere il ferro fincè era caldo e voleva prendere il castello ed il barone. Le spie che avevano messo a presidiare l'ingresso del castello, avevano comunicato che nessuno aveva lo aveva lasciato e che dalla notte precedente, nessuno presidiava più le mura. Sembrava che tutte le guardie fossero state richiamate all'interno del castello.
Alcune voci, non confermate, parlavano di un'avanzamento da parte dell'esercito di Karameikos verso la Baronia. Il tempo però stringeva, Willow ed i suoi comagni infatti avevano paura di una fuga o di un colpo di coda da parte del tiranno.
Volevamo assaltare il castello subito.

Tutti si trovarono d'accordo in merito a questo piano e partirono. Diversi gruppi avrebbero preso d'assalto il castello, da lati diversi. Gli Artigli del Drago erano nel gruppo che si sarebbe recato di fronte alle porte principali. Erano a circa cento metri dalle porte e da questa distanza, queste, sembravano chiuse. Sulle mure, di ronda, non c'era anima viva.

NON GDR

Ed ora cari avventurieri questa è la situazione in cui vi trovate. Siete nel bosco, ai lati di una strada abbastanza ampia, fatta di terra, dritta come un fuso, che finisce contro le mura del castello. Siete acquattati in mezzo al verde da circa mezz'ora e non si muove una foglia, nè nella foresta (e la cosa è strana) nè sulle mura (e la cosa è ancora più strana).
I ribelli hanno mandato qualcuno in avanscoperta verso le mura del castello. Il primo di loro, quello hce si è avvicinato maggiormente alle porte, dice che non sono chiuse, sembrano essere solo avvicinate.
Willow si rivolge a voi e vi domanda in maniera molto diretta <<Che volete fare? Siete voi gli esperti qui...>>, e poi rimane in attesa.

PS: siamo passati al giorno 25/08/1000 DI

Ed ora, a voi!
Che l'avventura continuiiiiiiii....

...al prossimo incontro!
LoShAmAnO

Commenti