UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 24/08/1000 DI - DuNgEoN mAsTeR

L'attraversamento del portale fu come attraversare uno specchio fatto di acqua gelatinosa, ma senza bagnarsi. Un ultimo sguardo a Thorgrim Forgiarune che sorrise di rimando, stava armeggiando con strani simboli scolpiti su di una pietra, spostandoli come se fossero stati solo incastrati, e poi tutto di fece buio.
La sensazione di calpestare qualcosa di molliccio ed al contempo resistente fu davvero strana ed unica nel suo genere.
Poi d'improvviso il buio si fece luce fortissima.
Ed il silenzio che fino a quel momento aveva accompagnato la brevissima traversata si fece rumore. Un rumore assordante. Un urlo. Un urlo di dolore. Un urlo stridente a metà strada tra un ruggito e l'urlo di una persona. Era l'urlo del Drago Nero che aveva attraversato il portale poco prima degli Artigli Del Drago.


E poi ancora altre urla. Urla in una lingua che solo Morgon fu in grado di comprendere. Erano degli orchi e degli orchetti che stavano urlando nella loro lingua, presi alla sprovvista ed impanicati all'improvvisa vista della bestia nera. I capi stavano cercando di mantenere l'ordine e stavano urlando per far sì che i loro sottoposti si organizzassero ed ammazzassero il rettile. Un'enorme balestra venne regolata verso il corpo del Drago e rilasciò il proprio proiettile. Il colpo andò a segno ed il grande dardo trafisse da parte a parte il corpo del Drago. L'urlo si strozzò in gola alla bestia e d'improvviso la vita l'abbandonò.

La stanza in cui ci si trovava sembrava una replica fedele della stanza dell'altra dimensione da cui si era appena fuggiti. Uno stanzone rettangolare enorme. Il portale segreto in alto era aperto ed una scala di pietra, nemmeno poi così nascosta, portava dal pavimento al portale. Era stata scavata e realizzata una sorta di balconata su uno dei lati lunghi della caverna. Balconata sulla quale era stata piazzata l'enorme balestra che aveva ucciso il drago.

Pikel, Riddack, Brandibacco, Ayame e Morgon, e tutti i loro animali, ora che il drago non era più il maggior problema di orchi ed orchetti, avevano su di loro tutti gli sguardi della caverna.
Orchi ed orchetti erano divisi in due gruppi abbastanza distinti... da una parte quelli che revavano l'emblema dell'aquila, dall'altra coloro che revacano il simbolo di Nerull.


Nel frattempo dall'altra parte del portale, quello delle terre di Ghrandhis, uno strano figuro incappucciato comparve nella stanza  e sussurrò <<Pensavo di averti sistemato per sempre imprigionandoti a Molten Kratz...nano...ma questa volta tu ed i tuoi amici avete superato ogni limite>>. 

Thorgrim sputò per terra in direzione del nuovo arrivato, sorridendo, mostrando una bocca sdentata, ma che nascondeva una qualche fierezza malcelata. 
<<Non avete ancora capito...imperatore Catharandamus...>> disse, sottolineando le parole appena pronunciate con un ambio gesto del braccio accompagnato dalla genufeslessione di una gamba, <<...siete arrivato tardi...le rune sono state disposte... e voi tornerete nella vostra dimesione...>>.
Detto questo la sua mano sinistra scivolò sulla pietra e schiacciò una runa.

Dapprima una brezza leggera.
Poi l'intensità crebbe e mutò in un vento impetuoso.
Catharandamus, nel suo abito nero, venne come risucchiato all'interno del portale e non ebbe la possibilità di reagire...in quanto vano fu il suo tentativo di tenersi ad una pietra.

La stessa cosa successe dall'altra parte.
La superfice del portale vibrò come una membrana. Vibrò ancora e poi si spezzò.
Poi fu come se l'intero piano elementale dell'aria si fosse radunato in quella stanza.

Però solo gli orchi e gli orchetti che recavano il simbolo di Nerull sembravano essere affetti da quel vento impetuoso che nè gli Artigli del Drago nè gli orchi con le insegne dell'aquila sentivano o sembravano avvertire. Soffiava verso il portale e sembrava attirare tutti a sè. Il corpo del Drago Nero venne quasi sollevato da terra e risucchiato. Così per ochi ed orchetti che vennero sollevati da terrà e tentando di aggrapparsi a qualsiasi cosa, risucchiati nel portale. Per gli Artigli del Drago e gli orchi con le insegne dell'aquila era una situazione paradossale.


Thorgrim urlò e prima che una grande esplosione di luce quasi lo accecasse, vide di sfuggita quello che sembrava essere il corpo di un chierico, sospeso a mezz'aria, attraversare il portale... sembrava senza vita.

Sul campo di battaglia nei pressi della Baronia dell'Aquila Nera i due eserciti stavano per venire allo scontro. I capitani di battaglione dell'esercito del Duca Stefano di Karameikos stavano per dare il via alle cariche. I cavalli erano sudati ancora prima di caricare il nemico. Fanti e lancieri erano in posizione. Arcieri pronti. Dall'altra parte lupi ringhianti sbavavano tutt'intorno (erano stati tenuti senza cibo per due interi giorni), orchi di diverse fazioni muovevano e si accalcavano per salire in prima linea assetati di sangue. Migliaia di migliaia di vite sarebbero state versate.
Poi d'apprima arrivò una leggera brezza ad accarezzare entrambi gli eserciti e ad attraversare il campo prescelto per lo scontro. Portò un poco di refrigerio nei cuori di tutti.
Poi la brezza salì d'intensità sempre di più...fino a trasformarsi in un vento impetuoso... ma solo per coloro che non appartenevano a questa dimensione. Non importava se fossero mostri cavalcati, orchi con il simbolo di Nerull, demoni o troll. Per tutti loro il vento si trasformò in una sorta di uragano. Tutti e solo loro vennero sollevati in aria e scagliati indietro verso la Baronia, come attratti da una forza invisibile.

Senza colpo ferire l'esercito della Baronia dell'Aquila Nera era stato messo in rotta.

Nella piccola caverna sotterranea una grande esplosione di luce invase l'intera caverna ed accecò per diversi istanti la vistra di tutti gli Artigli del Drago... quando tornarono a vedere dietro di loro un anello di rune rocciose faceva da contorno ad una semplice parete rocciosa. 

Il portale era stato chiuso.

Pikel, Riddack, Brandibacco, Ayame e Morgon e gli animali  erano in una grande sala rocciosa...deserta.  
Parte degli orchi risucchiati dal portale, parte fuggiti via per l'accaduto.

In alto a sinistra una scala in pietra che sale ed una porta fatta di roccia.

NON GDR.
A voi cari avventuerieri. A voi decidere cosa fare e come muoversi.

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