RINNEGATI - 12/09/1000 - di Arbèa, Isurus, Trotìk e Ulderì

Dopo aver conficcato l'alabarda nel petto del nemico, Isurus si compiacque nel vedere l'arma gocciolante di sangue. Non era il solito rosso, era di una tonalità più scura. Poi constatò che lo schianto di Flynt non era la leggera carezza di una brezza bensì qualcosa di devastante. Infine, colse lo sguardo di Promethea preoccupato: questo dettaglio non gli sfuggì. Constatato che l'attacco di Flynt era andato a buon fine, indugiò per un attimo in una sorta di autocompiacimento. Tutti avevano eseguito i suoi ordini, e questi erano i risultati. Trotik aveva usato correttamente la mano magica, mentre Ulderì aveva preso il controllo dell'elementale. Il bardo, come al solito, più che preoccupato era incuriosito dal comportamento di Flynt. Concentratissimo, come Arbèa, non si accorse di ciò che stava facendo Brandibacco. Tutti avevano ripreso un po' di coraggio dopo la prima fase di combattimento, in cui invece erano piuttosto demoralizzati.

Evidentemente - pensò Isurus - questi terrestri avevano molto da imparare dalla preparazione militare dei tritoni. Ma consapevole della necessità di non sottovalutare il nemico, il tritone diede una nuova serie di ordini. Non si curò di Ayame, sia perché Brandibacco se ne stava occupando, sia perché nel suo modo di pensare la priorità era controllare l'avversario. 

"Trotik, prendi una pietra con la mano magica, e qualunque cosa succeda riportala davanti agli occhi di Promethea! Ulderì, concentrati su Flynt e non fare altro! Arbèa, fai lo stesso con Graund, continua a farlo trattenere!"

Consapevoli di aver indebolito Promethea, con abilità e anche con un po' di fortuna, i compagni di Isurus non ebbero alcun dubbio nel continuare a seguire le sue direttive.


NON GDR  - intenzioni

Trotik si ripara dietro una roccia. Facendo capolino solo con la testa, con lo sguardo fisso su Promethea lancia nuovamente mano magica, questa volta prendendo una pietra, in modo da oscurare meglio la visuale dell'avversario. Nel caso in cui Promethea la getti a terra, come fatto in precedenza, riporterà la mano davanti agli occhi,

Ulderì e Arbèa, anch'essi parzialmente riparati, si concentrano esclusivamente sugli elementali. Ciascuno dei due, con decisione, parla a ciascuno di essi: "Noi siamo l'equipaggio al servizio della Maelstrom, insieme seguiamo il nostro capitano; eseguite gli ordini che vi diamo!" "Ground, trattienila!" "Flynt, schiantati!".

Isurus riparte con decisione con la sua alabarda.

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