RINNEGATI - 12/09/1000 DI - uSuL

GDR

Le parole di Ayame, destarono il nano dal suo malessere.

A quanto pareva c'era da dare battaglia, e per giunta sulla terra ferma. L'alternativa che gli si prospettava innanzi era un altro viaggio sulla bagnarola volante e mal di stomaco continuo. Usul non ebbe alcun dubbio su cosa scegliere.

Nel momento in cui brandì il suo martello da guerra magico, sorrise. La gioia che sentiva dentro non era solo per il fatto che la battaglia era imminente, non era solo perchè lo stringere quell'arma nella mano gli donava benessere interiore; fu anche perchè gli tornarono alla mente le parole di suo nonno, Bartholomeus.

"Ricorda piccolo Usul, quando un nano ha le gambe ben salde a terra, non può capitargli nulla di male...".

Quel pensiero gli donò serenità.

Appoggiò la pesante arma a terra ed usandola come fosse un bastone spinse con tutte le proprie forse e si alzò in piedi. Camminò fino al parapetto della Maelstrom e saltò giù. La tinozza volante non si era ancora sollevata in volo. Il contatto con le solide lastre di pietra che componevano la pavimentazione, anche se rotte in diversi punti e piene di spaccature, fu piacevole.


Uno sguardo a quanto stava succedendo accanto. La lotta tra i due draghi era ancora in corso ed il boato prodotto forse sovrastò le sue parole.

"Voi andate... qui inizio a pensarci io!" disse rivolto ai compagni di avventura.

"In quanto voi... beccatevi questo!" disse lanciando all'indirizzo di Promethea il suo martello magico.

 

NON GDR

L'intenzione di Usul è quella di attaccare Promethea.


GDR

Forse il tutto si sarebbe rivelato un azzardo clamoroso, forse sarebbe andata a finire male, forse era meglio riflettere, forse era meglio la ritirata, forse Usul avrebbe dovuto dare retta alla sua parte saggia che parlava di cautela e circospezione, forse... ma Usul era un nano, ed i nani non hanno mai fatto nulla di buono mettendo tanti "forse" nella stessa frase.

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