UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 24/08/1000 DI - MoRgOn

Morgon arrivò in cima alle mura con un poco più di fatica rispetto ai suoi compagni. Faticava sempre come un mulo nelle prove fisiche. Quando scavalcò il parapetto e si ritrovò in piedi a cercare di riprendere fiato, venne strattonato da Pikel. Lo strattone del nano lo fece letteralmente volare a terra vicino ai compagni.

<<Ma sei imp...>>

Venne prontamente silenziato dalla mano di Brandibacco che gli si posò saldamente sulla bocca bloccando il fuoriuscire della voce.
Tornò in sè e fece cenno a Brandibacco di aver capito. Poi lanciò un'occhiataccia a Pikel.


Le urla che riempirono l'aria fecero rabbrividire Morgon.
Quando Ayame fece cenno ai compagni di osservare i tetti in direzione della piazza, Morgon non guardò in quella direzione, decisamente più incuriosito di quello strano fenomeno atmosferico che stava scendendo dalla collina dove troneggiava il castello e che avanzava verso la città. Quella nebbia, con quella strana forma, come se fosse acqua del mare che avanza verso la costa, gli faceva pizzicare il naso come quella volta che aprì il libro di magia del maestro Baltus.

Aveva la strana sensazione che qualcosa di brutto stava per succedere ed era decisamente meglio fare in fretta.

Morgon allora sempre tenendosi radente al suolo, recuperò la corda con la quale erano saliti e facendo segno ai compagni, la fisso dal lato interno delle mura. Una volta assicuratala per bene, fece segno ai compagni che aveva intenzione di scendere in città, indicando loro il retro di una casa poco distante.



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