AVVENTURA A SPECULARUM - 29/07/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR
La vedova balbettando
consegnò la chiave di casa a Lesto che la passò a Pikel, il primo ad essersi
alzato. Usciti in strada, che tra l’altro si stava movimentando con
l’andirivieni di gente, indicò al gruppo come arrivare a casa Thanato, distante
poche decine di metri dalla piazzetta, in direzione nord.
Arrivati davanti alla porta
rossa della casa, l’aprirono. Entrarono.
Nella stanzetta in cui si
trovavano sul grosso tavolo c’era un piccolo mucchietto di farina. Parte della
farina era per terra. Un mestolo ed uno straccio, anche loro erano in terra. Il
focolare accesso bruciava la legna scaldando la stanza. Una piccola porta, sul
muro di fronte, portava alle scale che conducevano al piano di sopra. Ancora
una porta, parzialmente nascosta dalle scale, conduceva invece alla cantina. Luogo dal
quale l’anziana signora aveva detto di aver sentito le voci dei demoni.
La cantina era uno stanzone,
umido e dalle pareti scavate approssimativamente, ed approssimativamente
puntellate da travi di legno. Il pavimento era coperto da diverse macerie. In
un angolo delle botti. In un altro delle scatole ammucchiate e qualche baule.
Appena entrati sulla destra ancora altre botti. Ad alcune travi erano appesi
dei formaggi. Un insieme di odori pervase le narici degli avventurieri che
entrarono. Umidità, formaggi, polvere, vino.
Per il resto la stanza era
completamente vuota.
La cantina era sì buia, ma
dalla luce che filtrava risultava anche completamente vuota…nessun demone nel
centro della piccola alcova intento a mangiare i formaggi della Vedova Thanato.
NON GDR
A voi!
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