AVVENTURA A SPECULARUM - 28/07/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR
Osservando la posizione del sole nel cielo gli avventurieri si resero conto che il mezzodì era passato da diverso tempo (NON GDR: diciamo che grosso modo sono le due). La fame si faceva sentire. Il seguire la processione era stato per alcuni divertente, per altri un doveroso omaggio ad un chierico di grande importanza, e per altri ancora, nulla di che. Brandibacco aveva preso tutta quella processione, colori, canti, odori, come un simpatico modo per osservare alcune parti della città (quelle attraversate dalla processione, per l'appunto). Hengist aveva vissuto la processione con religiosa devozione e sincero omaggio. Riddack era rimasto in disparte, come già fatto all'ingresso della città; osservando alternativamente, prima i compagni poi ogni angolo e viottolo che incrociavano. Pikel, dopo essere stato distratto, all'ingresso della città da una procace cameriera di una qualche locanda, poichè teneva in mano la bellezza di otto boccali stracolmi di birra; ora era sprofondato in comprensibile silenzio, sicuramente legato a quanto successo lungo la via, ed al suo ritorno alla parola.
Si voltarono dunque indietro, dando le spalle alla splendente baia di Specularum, che le era valsa il suo stesso nome, e si inoltrarono tra le case al fine di cercare una locanda che li potesse accogliere per qualche giorno.
Iniziarono con il ripercorrere a ritroso il cammino fatto seguendo la processione e trovarono lungo la strada diverse locande. Entrarono Hengist e Brandibacco, i due elementi più avvezzi al commerco ed alla contrattazione (e poi diciamolo, i più presentabili del gruppo). Entrambe le locande erano piene di gente che stava finendo di consumare il pasto. Avvicinandosi al bancone ed interloquendo con il locandiere, in entrambi i casi non ci fu modo di trovare posto. Entrambe le locande era piene all'inverosimile, proprio grazie al festival di Lucor.
Per farla breve, il gruppo girovagò tutto il pomeriggio passando in rassegna almeno venti diverse taverne di diversi quartieri della città, ma in nessuna di esse trovò il posto per uno spillo.
Mangiarono alcune delle razioni che avevan con loro nello zaino.
Arrivando allora nel quartire denominato Bricktop, in una strada proprio al confine con il Vecchio Quartiere. Una strada pulita, niente fango per terra, anzi mattoni rossi ne costituivano il manto stradale. Diverse stradine laterali che si dipanavano da questa strada principale. La strada si allargò leggermente in quella che poteva sembrare una piccola piazzetta. Un piccolo noce si ergeva nel mezzo della pizza, contornato da un'aiuola profumata di fiori colorati. Ai due lati opposti della piazza due insegne identiche segnalavano la presenza di due locande. Su entrambe le locande la scritta recitava "I GEMELLI". Le insegne erano identiche. Quando entrarono in una delle due, li accolse quello che si sarebbe presentato come Lesto Caccialepre, titolare della locanda. Aveva posto per due persone. Solo per due persone. Ma indirizzò il gruppo, o meglio le due restanti persone, dall'altra parte della piazza, dall'altra locanda. Dove li accolse un individuo identico al precedente che si presentò come Bosco Caccialepre, titolare della locanda. Anche in questo caso il gruppo trovò due posti liberi. Hengist e Pikel si registrarono dunque da Lesto, mentre Riddack e Brandibacco si registrarono da Bosco.
Quella sera il gruppo decise di cenare da Lesto, tutti insieme.
Siete in una locanda rumorosa. Vino. Un buon stufato nel piatto. Birra. Pane nero. Tavoli pieni. Gente della più svariata specie.
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