IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA D'ARGENTO - 18/07 - BRANDIBACCO


Per un mezzuomo, sia pure di elevata esperienza mondana, di impavido carattere e di alta estrazione avventuriera, come il buon Brandibacco riteneva di essere (lasciando per un attimo da parte l'indole pigra e il timore dell'ignoto, aspetti secondari del suo carattere, a suo dire...), le frasi del loro anfitrione misero una certa agitazione... perdincibacco, un immortale!? Una perigliosa missione da intraprendere? Un castello da raggiungere? Misteriosi e spietati nemici? Una bella dose di magia (lo sparire e riapparire del loro interlocutore sembrava denotare gli immensi poteri magici del suo avversario... o forse Brandibacco aveva esagerato con la birra?!)? Insomma la faccenda si faceva complessa... rischiare la vita nell'avventura che gli si prospettava innanzi o declinare gentilmente l'offerta per tornare alle proprie occupazioni? Chissà perchè, lo spirito avventuriero del suo pro-pro-pro zio (da parte di padre) Ermebrando di Roccarossa sembrava ora ridestarsi in lui, senza esagerare, ovviamente, ma in quel momento le sue solite occupazioni commerciali parevano aver perso gran parte del loro interesse e la sua vita sembrava essere giunta ad una svolta importante... certo, fosse stato solo nell'impresa sarebbe stato troppo per un pur impavido halfling, ma un'occhiata ai suoi compari sembrava suggerirgli che, chi per conquistare onore e gloria, chi per sete di ricchezza, chi per puro spirito di avventura, tutti si sarebbero gettati a capofitto nell'impresa. In cuor suo pertanto Brandibacco aveva già deciso per il sì, e attendeva ora che qualcuno dei suoi compagni, più navigati di lui in perigliose avventure, predesse la parola... Il suo sguardo si incrociò con quello di del loro interlocutore, che intuendo le sue intenzioni sorrise sornione...


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