SOTTOTRAME - 28/07/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR
Dapprima arrivò alla torre
nera, la più alta del palazzo, un primo corvo da nord est. Seguito
immediatamente da uno proveniente da nord-ovest. Il primo si posò sulla spalla
destra del lungo figuro dinoccolato, dai capelli lunghi, lisci, bianchi come la
neve d’inverno e la barba lunghissima dalle stesse caratteristiche dei capelli.
L’altro corvo invece si posò sul braccio testo del vecchio. Il vecchio voltò
dapprima lo sguardo su di un corvo, poi sull’altro. Sembrò voler piantare i
propri occhi nel cranio dei due. Occhi vispi e neri come la pece che facevano a
pugni con l’aspetto generale.
<<Dunque il chierico
sta per arrivare. Bene. Prepariamoci ad accoglierlo. Mentre i nani ti hanno
scoperto, mio fedele servitore. Male. Ora dovrò provvedere in maniera diversa
per scoprire dove sono diretti, anche se propendo per il sud, direzione dal
quale il loro compagno non è tornato...>>
Finito di parlare, il
vecchio, prese in mano il corvo appollaiato sulla sua spalla. Mormorò poche
parole in una lingua incomprensibile ed osservò il volatile consumarsi, come se
stesse invecchiando velocemente, fino a divenire ossa e poi polvere.
Il mago si affacciò alla
finestra della torre ed osservò il panorama. La cosa che più lo interessò era
in lontananza. Fuochi si stagliavano nel buio della notte. Focolari. Ad ovest. Il
ladro sarebbe stato trovato. L’oggetto rubato era troppo importante. Le guardie
che se lo erano fatto rubare sotto il naso avevano già subito la loro
punizione, e le bestie dell’arena ne erano state particolarmente felici. Ora
doveva scendere per fare rapporto sull’arrivo del chierico al suo ospite.
Scese le scale ed attraversò
il cortile del maniero. Fino alla grande porta del palazzo. Prima di entrare
voltò lo sguardo verso il cielo plumbeo. Era sempre plumbeo il cielo.
Quell’immagine in qualche modo gli scaldò il cuore.
Aprì le porte come se
fossero fatte di carta. Entrò, proseguì fino alla stanza nascosta. Lo trovò lì.
Salutò il suo ospite con un inchino.
<<Il chierico è
arrivato!>>
<<Bene, me ne
rallegro. Dunque? Come procederemo ora? Abbiamo il Chierico, ma non abbiamo
l’artefatto.>>
<<Lo troveranno, non
temete. Gli orchi lo troveranno. Stringeremo un patto con il Chierico, il suo
aiuto ad aprire il portale verso il Castello, in cambio del nostro aiuto per
vendicarsi contro quel gruppo di avventurieri sprovveduti.>>
Lo strano figuro con i
capelli arruffati, neri come la pece, con gli occhi malvagi rasentanti la pazzia,
annuì.
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