SOTTOTRAME - 28/07/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

Era la mattina del ventottesimo giorno del mese. Tutti i Lupi di Faradur erano tornati alla miniera come ordinato da Brokk Frontetruce. Tutti tranne uno. Era ormai mezzogiorno ed il sole splendeva alto. Ognuno dei nani fece un breve, ma preciso rapporto a Brokk in merito alle tracce trovate dell’armatura. In pratica, nessuno aveva trovato nulla. Nemmeno lo stesso Brokk aveva trovato alcuna traccia. L’unica notizia che lo aveva in qualche modo interessato ed incuriosito era stata la chiusura della locanda di La Soglia dove erano andati a chiedere informazioni qualche giorno prima. Aveva trovato la coincidenza della cosa quantomeno sospetta. Brokk sembrava deluso. Aveva la fronte corrucciata, pensando anche che uno di loro non era ancora rientrato. Decise di aspettare ancora fino all’indomani, poi avrebbero preso una decisione.
Passarono dunque il pomeriggio a preparare il campo per la notte, ad affilare le loro asce marchiate ognuno con delle rune diverse, a mangiare, a bere, a raccontare storie e cantare.
La notte passò tranquilla. Le sentinelle non avvistarono nulla se non qualche animale notturno incuriosito dalla luce del focolare e tre corvi appollaiati sui rami più bassi di un albero rinsecchito poco distante da dove avevano acceso il fuoco. Se la cosa non fosse stata possibile avrebbero giurato che quei corvi erano stati lì per tutto il giorno. Se fossero stati degli elfi, forse la cosa li avrebbe insospettiti. Ma erano nani, per giunta del clan Faradur, abituati ad affilare la spada più che il cervello. La cosa valeva per tutti i Lupi di Faradur, ma non per Brokk Frontetruce.
L’alba del giorno successivo colse Brokk seduto vicino al focolare ed il resto dei Lupi di Faradur intorno a lui, pronti alla partenza.
Poche parole sussurrate ai compagni e subito i Lupi si diressero a nord, di corsa.
Brokk rimase fermo. Statuario. Impietrito. Con le gambe larghe piantate per terra. Con un movimento così veloce che avrebbe sorpreso persino un elfo, estrasse l’ascia bipenne e la scagliò contro il ramo su cui i tre corvi erano ancora appollaiati. Due di loro caddero a terra senza vita, insieme al ramo, tranciati di netto dal tronco. Il terzo corvo riuscì a spiccare il volo.

<<DI AL TUO PADRONE, CHIUNQUE ESSO SIA, CHE SE VUOLE SAPERE DOVE SONO DIRETTI I LUPI DI FARADUR, ALLORA DOVRA VERNIRE DI PERSONA A CHIEDERLO...A ME!>>

Urlò a gran voce Brokk Frontetruce.

A quell’urlo i Lupi di Faradur si fermarono, come convenuto pochi istanti prima, con lo stesso Brokk. Si voltarono e lentamente tornarono indietro.

<<Speriamo di averlo depistato. Quel corvo si sta dirigendo a sud-ovest. Qualche malvagio potere deve essersi risvegliato in quella direzione. Ma oggi questo non è affare nostro. Muoveremo verso sud. Dobbiamo ritrovare notizie del nostro fratello che non è tornato. E vedrete. Troveremo anche le tracce dell’armatura, che ora sembrano smarrite. Non temete. Lunga vita al clan Faradur. Lunga vita ai Lupi di Faradur. Muoviamoci>>

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