UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - MoRgOn

- Maledetto me e la mia impulsività... - pensò Morgon tra sè e sè, cercando di stringersi alla parete dietro cui si era nascosto più che poteva. - Se questa volta la passo liscia, giuro che cambio vita... speriamo non mi abbia seguito... - aveva il fiatone e stava facendo davvero fatica a respirare. Non era abituato a sforzi fisici come quello che aveva appena fatto, quella era roba più adatta ai suoi compagni.

Tutto era iniziato circa quindici minuti prima quando, entrato nella fortezza di Hellsinor, dopo essere diventato invisibile, aveva iniziato la sua esplorazione partendo dal cortile interno. Non c'era anima viva. Tutti gli edifici bassi avevano le porte chiuse e tutto era in ordine, ma sbirciando dalle finestre non si vedeva nessuno. Tutto era in ordine, a parte alcuni particolari che fecero pensare Morgon che le persone che vi alloggiavano fossero state richiamate da qualcosa di urgente. In alcuni piatti, abbandonati sul tavolo, la minestra ed i cucchiai al suo interno erano ancora lì, come erano stati lasciati.
Tutta quella situazione insospettì non poco il mago che d'improvviso trasalì sul posto. Il portone principale del castello, quello che conduceva al maschio vero e proprio, un doppio portone di legno pesante rinforzato con borchie e lastre di metallo, che a prima vista erano molto spesse, scoppiò con un fragore tale, che sicuramente si era udito fino a Forte Destino, la cittadina sottostante.
Morgon quasi svenne sul posto.

Corse verso il cortile per vedere cosa stava capitando quando vide quelle quattro figure uscire dall'apertura laddove una volta c'era il portone. Figure deformi ed enormi al tempo stesso. Almeno tre di loro. Due delle quali si diressero verso i bastioni che sovrastavano l'ingresso del castello. Uno di diresse esattamente dalla parte opposta, mentre l'ultimo, il figuro che più aveva impressionato Morgon si mosse verso i bastioni sotto i quali il mago si trovava. Era una figura senza gambe, al posto delle quali c'era una lunga coda trasparente all'interno della quale sembrò a Morgon di vedere dei corpi umani di soldati in armatura. La creatura si muoveva sulle possenti braccia, facendo strisciare il resto del corpo. La cosa che però impressionò di più il mago era il volto della creatura. Era inesistente. Solo delle cavità, laddove doveva esserci un tempo la bocca. 
Morgon si sorprese a pensare a come diamine di orientasse una tale creatura, senza occhi o naso. 
Lo capì pochi istanti dopo, quando dalle cavità del volto la creatura emise una sorta di suono leggero ed acuto, per poi voltare immediatamente la testa nella sua direzione.
La creatura si mosse ed avanzò, dapprima lentamente e poi più velocemente, aumentando la frequenza con cui il suono veniva prodotto.

Non aveva molte vie di scampo. L'unica cosa che gli venne in mente fu quella di correre e di gettarsi dentro il maschio, passando dal doppio portone ormai divelto. Corse. Corse come forse mai aveva fatto in vita sua. Il puzzo di morte e decomposizione emanato da quella creatura gli rimepiva le narici. Corse. Corse e perse l'orinetamento. Salì qualche scala per poi scenderne un'altra per poi entrare in una stanza e chiudere la porta alle sue spalle. 
Si mosse per addossarsi alla parete e lì rimase.

- ...ora non mi resta che sperare che gli altri facciano qualcosa e mi tirino fuori da questo pasticcio... - pensò tra sè e sè.

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