INTERLUDIO - 20/07 - Hengist
Quando il capitano Ach'ab chiamò i cinque avventurieri all'interno della propria sontuosa cabina personale per decidere la rotta, sorprese Hengist a dormire, ancora armato di tutto punto.
Appena messo piede all'interno del vascello volante, la stanchezza che aveva accumulato nelle ultime settimane aveva richiesto lapidaria il proprio scotto: combattimenti, esplorazioni, andirivieni tra realtà diverse, Morgon disperso, il ricontrare Katharandamus dopo anni e anni... era troppo, anche per un Chierico itinerante!
Soren, tenendo fede al proprio temperamento particolarmente indipendente, si era appostato sul ponte della nave, proprio in cima all'albero maestro, lasciandolo riposare, ma quando il "leone di mare" e la sua gamba di legno lo riportarono con forza alla veglia, l'animale entrò nella stanza picchiettando la sua testa semi-rasata e urlandogli nella mente; il panciuto Chierico, si tolse quindi la pesante armatura e accatastò zaino e mazza contro la parete della stanza e si diresse verso la cabina del capitano.
Con l'aiuto di una serie di vecchie mappe ingiallite e del consiglio dell'Elementale dell'Aria responsabile del volo della Maelstrom, la destinazione indicata da Riddack (Specularum, capitale del Granducato di Karameikos) il gruppo la scoprì lontana non più di 9 giorni di viaggio.
Hengist acconsentì silenziosamente alla decisione del Ladro: la capitale era il luogo migliore per riposarsi, per fare due chiacchiere con un confratello più esperto in merito alle nuove conoscenze che aveva acquisito nel servire Thendara, e di sicuro anche per fare qualche passo avanti nella ricerca di Morgon. Inoltre, avrebbe avuto più possibilità di chiarire a se stesso la propria condizione di salute; il marchio di Nerull, da quando si era battuto con Katharandamus, aveva smesso di muoversi, ma sentiva che era solo questione di tempo prima che tornasse a farlo.
Anche Pikel, nel suo solito linguaggio silenzioso, si dimostrò d'accordo con la decisione di Riddack. Brandibacco doveva ancora parlare, ma la decisione era stata sostanzialmente presa.
NON GDR
La camera che ha scelto Hengist è la numero 1: ne ha presa una un po' più larga in modo da "costruirci" dentro una piccola area dedicata a Pelor e allo studio delle proprie pratiche religiose.
Appena messo piede all'interno del vascello volante, la stanchezza che aveva accumulato nelle ultime settimane aveva richiesto lapidaria il proprio scotto: combattimenti, esplorazioni, andirivieni tra realtà diverse, Morgon disperso, il ricontrare Katharandamus dopo anni e anni... era troppo, anche per un Chierico itinerante!
Soren, tenendo fede al proprio temperamento particolarmente indipendente, si era appostato sul ponte della nave, proprio in cima all'albero maestro, lasciandolo riposare, ma quando il "leone di mare" e la sua gamba di legno lo riportarono con forza alla veglia, l'animale entrò nella stanza picchiettando la sua testa semi-rasata e urlandogli nella mente; il panciuto Chierico, si tolse quindi la pesante armatura e accatastò zaino e mazza contro la parete della stanza e si diresse verso la cabina del capitano.
Con l'aiuto di una serie di vecchie mappe ingiallite e del consiglio dell'Elementale dell'Aria responsabile del volo della Maelstrom, la destinazione indicata da Riddack (Specularum, capitale del Granducato di Karameikos) il gruppo la scoprì lontana non più di 9 giorni di viaggio.
Hengist acconsentì silenziosamente alla decisione del Ladro: la capitale era il luogo migliore per riposarsi, per fare due chiacchiere con un confratello più esperto in merito alle nuove conoscenze che aveva acquisito nel servire Thendara, e di sicuro anche per fare qualche passo avanti nella ricerca di Morgon. Inoltre, avrebbe avuto più possibilità di chiarire a se stesso la propria condizione di salute; il marchio di Nerull, da quando si era battuto con Katharandamus, aveva smesso di muoversi, ma sentiva che era solo questione di tempo prima che tornasse a farlo.
Anche Pikel, nel suo solito linguaggio silenzioso, si dimostrò d'accordo con la decisione di Riddack. Brandibacco doveva ancora parlare, ma la decisione era stata sostanzialmente presa.
NON GDR
La camera che ha scelto Hengist è la numero 1: ne ha presa una un po' più larga in modo da "costruirci" dentro una piccola area dedicata a Pelor e allo studio delle proprie pratiche religiose.
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