PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - MoRgOn - 16/07

Morgon dopo aver gironzolato per tutta la stanza, aperto con cura tutte le scatole, controllato gli scafali e perquisito i cadaveri che giacevano a terra (quest’ultimo compito lo aveva fatto con non poca riluttanza, dato che proprio non gli piaceva mettere le mani nelle tasche dei morti); si sedette in un angolo. Scelse l’angolo opposto a quello dove si trovavano Riddack e l’Halfling. Nonostante tutti questi anni in giro per il mondo ed ancora aveva una difficoltà enorme a relazionarsi con gli sconosciuti. Proprio non gli piaceva la gente (a parte i suoi due compagni storici di avventura Pikel ed Hengist, che aveva imparato a conoscere).

Tirò su il cappuccio, fino a coprire gli occhi ed abbassando la testa iniziò ad osservare la chiave che aveva strappato dal collo dell’orco. Nella stanza non aveva trovato nessun posto dove avrebbe potuto inserirla.

Era strano.

Poi Riddack domandò all’Halfling come fosse arrivato lì e da quanto fosse prigioniero. Morgon lo guardò e sottovoce disse, palesemente rivolto verso Riddack:

Forse sarebbe più cortese se ti presentassi prima di fare domande, non trovi?

Poi si voltò nuovamente a guardare la chiave.

Poi valutò la situazione, guardando Pikel, Hengist, l’orco, gli orchetti e Riddack. Fermò lo sguardo per ultimo sull’Halfling.

Si alzò allora di colpo e si avviò verso l’orco sempre tenuto a bada da Hengist.

Koshca Aprke khueshta khjiavhe?” disse nella lingua degli orchetti, mostrando alta nella mano la chiave che poco prima gli aveva strappato da attorno al collo.

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