PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 16/07
GDR
Pikel, Riddack, Hengist e l'Halfling che avevano da poco liberato trascorsero l'ora successiva nella stanza, riposandosi nella quiete tranquilla del dopo-scontro: soltanto l'Orco che avevano preso prigioniero, ogni tanto, sbuffava e grugniva, ma un solo sguardo del burbero Nano bastava a metterlo a tacere.
Con un grande schianto, la porta si spalancò qualche minuto dopo, rivelando l'arrivo di Morgon; il Mago, entusiasta, portava in grembo una grossa cassa di legno e spiegò loro di averla trovata in una stanza a Sud di lì, che aveva tutta l'aria di essere il dormitorio di questi Orchetti puzzolenti. Usando la chiave che aveva testè sottratto al loro prigioniero, aprì il forziere, liberandone il ricco contenuto in monete d'oro, d'argento, monili vari... e quattro boccette contenenti un liquido rossastro, ognuna sfumata in un modo particolare e diverso dalle altre tre.
Affidandosi all'intelligenza del Mago, il resto del gruppo accettò la sua divisione in parti uguali del bottino. Hengist fu sollevato di vedere Morgon lanciare una manciata di monete anche a Riddack (forse la convivenza si sarebbe dimostrata meno dura, da quel momento!), ma si rabbuiò subito quando notò che il compagno di viaggio presentava i segni evidenti di un combattimenti, o comunque di un trauma di qualche tipo: un leggero squarcio sulla guancia sinistra, e un taglio profondo sulla manica della sua elegante veste. Che cosa aveva tenuto nascosto, il Mago?
Riddack anticipò il panciuto Chierico nel porgere la domanda a Morgon, e Hengist si avvicinò così alle quattro boccette rossastre per cercare di indovinarne il contenuto: la sua attenzione, però, era più che altro rivolta verso la prossima risposta del Mago.
NON GDR
Figurati se è un problema, Master. Il personaggio è tuo!
Pikel, Riddack, Hengist e l'Halfling che avevano da poco liberato trascorsero l'ora successiva nella stanza, riposandosi nella quiete tranquilla del dopo-scontro: soltanto l'Orco che avevano preso prigioniero, ogni tanto, sbuffava e grugniva, ma un solo sguardo del burbero Nano bastava a metterlo a tacere.
Con un grande schianto, la porta si spalancò qualche minuto dopo, rivelando l'arrivo di Morgon; il Mago, entusiasta, portava in grembo una grossa cassa di legno e spiegò loro di averla trovata in una stanza a Sud di lì, che aveva tutta l'aria di essere il dormitorio di questi Orchetti puzzolenti. Usando la chiave che aveva testè sottratto al loro prigioniero, aprì il forziere, liberandone il ricco contenuto in monete d'oro, d'argento, monili vari... e quattro boccette contenenti un liquido rossastro, ognuna sfumata in un modo particolare e diverso dalle altre tre.
Affidandosi all'intelligenza del Mago, il resto del gruppo accettò la sua divisione in parti uguali del bottino. Hengist fu sollevato di vedere Morgon lanciare una manciata di monete anche a Riddack (forse la convivenza si sarebbe dimostrata meno dura, da quel momento!), ma si rabbuiò subito quando notò che il compagno di viaggio presentava i segni evidenti di un combattimenti, o comunque di un trauma di qualche tipo: un leggero squarcio sulla guancia sinistra, e un taglio profondo sulla manica della sua elegante veste. Che cosa aveva tenuto nascosto, il Mago?
Riddack anticipò il panciuto Chierico nel porgere la domanda a Morgon, e Hengist si avvicinò così alle quattro boccette rossastre per cercare di indovinarne il contenuto: la sua attenzione, però, era più che altro rivolta verso la prossima risposta del Mago.
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Figurati se è un problema, Master. Il personaggio è tuo!
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