PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST

GDR
Raccolta la pesante mazza da terra, Hengist si lanciò attraverso la stanza verso l'uscio e il corpo del grosso Orco, che rantolava dolorosamente. Nello scatto, che risultò incredibilmente doloroso a causa specialmente della ferita alla gamba, il Chierico vide Pikel affrontare l'ultimo Orchetto rimasto, nonostante il sudore che gli imperlava la fronte e diversi tagli più o meno profondi, e un movimento ben più rapido del suo che non poteva provenire da nessun altro tranne che dall'esile e scattante Morgon, che lo precedette verso la porta.
Mentre il mago osservava il corridoio all'esterno della stanza, semi-illuminato e completamente vuoto, Hengist si accasciò sull'Orco per controllare le sue condizioni di salute: gli serviva vivo. Gli serviva che parlasse.
L'orrenda creatura dalla pelle verdastra aprì gli occhi di scatto, incontrando quelli del panciuto umano e immediatamente gli sputò in volto; reprimendo rabbia e disgusto, Hengist gli rifilò soltanto un pesante schiaffone, costringendolo poi a terra posandogli il pesante scudo sul petto e spingendo con tutta la propria forza.
Il verso strozzato dell'Orchetto in combattimento con Pikel, accompagnato da un basso mugugno di pura rabbia da parte del Nano stesso costringe il Chierico a rivolgere la propria attenzione alla stanza e agli altri compagni. Morgon, evidentemente affaticato, era ancora sull'uscio, mentre PIkel stava staccando la propria pesante ascia dal petto della creatura appena uccisa; dall'altra parte della stanza, dietro di loro, Riddack era ancora a terra, sorvegliato dal disperato halfling che squadrava tutti quanto con l'occhio buono sgranato all'impossibile.
Il suono dei loro respiri pesanti occupava tutta la stanza come fitta nebbia. Avevano bisogno di riposare, riprendere le forze e, perchè no, interrogare l'Orco... e l'halfling. Hengist poteva soltanto immaginare, con un brivido, i tormenti a cui era stato sottoposto, ma voleva vederci chiaro sulla sua presenza nella miniera.
Dando ancora uno sguardo all'Orco sotto di lui, il panciuto Chierico si rivolse ai compagni.

" Lode a Pelor, siamo tutti in vita! Suggerisco di sbarrare la porta e di riprendere le forze... mentre facciamo qualche domanda a questo lurido bastardo e a quella sventurata creatura. "

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