PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST - 16/07
GDR
Mentre fasciava il braccio ferito del nuovo compagno di avventure, Hengist rivolse un rapido sguardo all'halfling, che poco lontano tremava visibilmente menttendosi un corto pugnale nella cintura. La sventurata creatura mosse un fremito di compassione nel panciuto Chierico; quasi privo di capelli e di denti, l'occhio destro era chiuso e orribilmente pesto: spesso borbottava frasi sconnesse e incomprensibili, guardandosi attorno ansioso a ogni minimo rumore. Socchiudendo gli occhi, Hengist non potè non pensare ai suoi confratelli, che avevano subito un destino simile, se non peggiore, per mano dei servi di Nerull... un fuoco rabbioso vibrò violentemente nel suo cuore proprio mentre terminava la prima e più importante fasciatura.
Facendo un cenno all'halfling, Hengist lo richiamò vicino e gli chiese di continuare il bendaggio, mostrandogli il più rapidamente possibile come farlo; questi lo guardò esterrefatto per alcuni minuti, ma si dimostrò estremamente collaborativo.
Il Chierico si alzò, rivolgendo un sorriso stiracchiato a Riddack, sicuro che si sarebbe rimesso se fosse rimasto ancora per un po' in disparte, quindi si guardò attorno. Nella stanza, infuriavano ancora i combattimenti! Morgon aveva appena illuminato a giorno le pareti umide e ammuffite e, in tutta risposta, uno degli Orchetti giunti a rinforzo del grande Orco era esploso dolorosamente, un piccolo ma ben definitivo foro bruciacchiato si apriva al centro del suo stomaco. Per Pikel, invece, sembrava che la fortuna stesse girando, e secondo dopo secondo la stanchezza cominciava a farsi sentire... ma Hengist conosceva perfettamente la resistenza del formidabile Nano e non nutriva particolari dubbi sull'esito del suo combattimento con l'ultimo Orchetto rimasto.
Spostando lo sguardo verso l'uscio della stanza, finalmente, lo vide. Il grande Orco, sanguinante e malconcio, era appena inciampato nella sua caraccolante fuga, finendo con l'orrendo muso verdastro a terra; controllandosi la ferita al fianco, che continuava a pulsare dolorosamente, seppur con meno intensità, Hengist comprese immediatamente quale doveva essere la sua prossima mossa.
Impugnò lo scudo e la mazza che aveva poggiato a terra per soccorrere Riddack e, osservando la sua arma prediletta, rivolse silenziose preghiere a Pelor...
Mentre fasciava il braccio ferito del nuovo compagno di avventure, Hengist rivolse un rapido sguardo all'halfling, che poco lontano tremava visibilmente menttendosi un corto pugnale nella cintura. La sventurata creatura mosse un fremito di compassione nel panciuto Chierico; quasi privo di capelli e di denti, l'occhio destro era chiuso e orribilmente pesto: spesso borbottava frasi sconnesse e incomprensibili, guardandosi attorno ansioso a ogni minimo rumore. Socchiudendo gli occhi, Hengist non potè non pensare ai suoi confratelli, che avevano subito un destino simile, se non peggiore, per mano dei servi di Nerull... un fuoco rabbioso vibrò violentemente nel suo cuore proprio mentre terminava la prima e più importante fasciatura.
Facendo un cenno all'halfling, Hengist lo richiamò vicino e gli chiese di continuare il bendaggio, mostrandogli il più rapidamente possibile come farlo; questi lo guardò esterrefatto per alcuni minuti, ma si dimostrò estremamente collaborativo.
Il Chierico si alzò, rivolgendo un sorriso stiracchiato a Riddack, sicuro che si sarebbe rimesso se fosse rimasto ancora per un po' in disparte, quindi si guardò attorno. Nella stanza, infuriavano ancora i combattimenti! Morgon aveva appena illuminato a giorno le pareti umide e ammuffite e, in tutta risposta, uno degli Orchetti giunti a rinforzo del grande Orco era esploso dolorosamente, un piccolo ma ben definitivo foro bruciacchiato si apriva al centro del suo stomaco. Per Pikel, invece, sembrava che la fortuna stesse girando, e secondo dopo secondo la stanchezza cominciava a farsi sentire... ma Hengist conosceva perfettamente la resistenza del formidabile Nano e non nutriva particolari dubbi sull'esito del suo combattimento con l'ultimo Orchetto rimasto.
Spostando lo sguardo verso l'uscio della stanza, finalmente, lo vide. Il grande Orco, sanguinante e malconcio, era appena inciampato nella sua caraccolante fuga, finendo con l'orrendo muso verdastro a terra; controllandosi la ferita al fianco, che continuava a pulsare dolorosamente, seppur con meno intensità, Hengist comprese immediatamente quale doveva essere la sua prossima mossa.
Impugnò lo scudo e la mazza che aveva poggiato a terra per soccorrere Riddack e, osservando la sua arma prediletta, rivolse silenziose preghiere a Pelor...
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