FUGGITIVI - 11/05/1489 - Arbèa, Isurus, Trotik, Ulderì

Mai si era vista un'attesa così lunga per una scelta così semplice. Farsi accompagnare dal goblin o salire in autonomia? Un vero dilemma. Nell'attesa di ricevere risposta dagli avventurieri, il goblin si addormentò. Dopo lunghissimi istanti di silenzio - più d'uno dichiarò poi che scorsero diversi minuti, qualcuno si arrischiò a dire che passarono addirittura 17 minuti, ma si tratta di un dato non verificabile - ecco che Trotik decise di svegliare il goblin sferrandogli un calcio cul calcagno: "Su dai, andiamo!" e rivolgendosi ai compagni aggiunse "Possiamo seguirlo perché così abbiamo un ostaggio...". Arbèa si accodò tenendosi a distanza con fare circospetto. Ulderì sbuffò: "Ancora quest'idea che i goblin possano fungere da ostaggio... Ve l'avevo già spiegato con la questione di Luscius: al capo qua, chiunque esso sia, se muore un goblin non interessa... Va be', andiamo".


Ulderì recuperò il suo equipaggiamento, dando un'occhiata al liuto che si era rovinato in acqua. Mentre poi Isurus si chinava per impugnare le spade di Promethea, Arbèa gli sussurrò: "Prepariamoci a combattere, potrebbe essere una trappola..." .

NON GDR

In che condizioni è il liuto di Ulderì? Le spade di Promethea ci sono?


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