RINNEGATI - 03/09/1000 DI - Morgon


Lo stare al chiuso, sotto terra, con quell'aria malsana da respirare, quell'odore continuo di polvere che penetra il naso, stava iniziando a rendere nervoso Morgon. 
L'ultimo scontro con quei due esseri che avevano paralizzato sia Brandibacco sia Ayame lo aveva particolarmente scosso.
Dover usare una carica della sua bacchetta per quei due mostri gli aveva lasciato il gusto amaro in bocca come se avesse sprecato qualcosa. Ma non poteva fare altro, era stato giusto usare la bacchetta, anche se aveva rischiato di far crollare tutto.
La figuraccia di quando aveva quasi fatto scattare un qualche meccanismo poggiando inavvertitamente il piede sul primo gradino della scalinata, lo aveva particolarmente innervosito.

Insomma, Morgon non era proprio nel suo migliore stato mentale di rilassatezza e pachatezza. Per tutti questi motivi, e per il fatto che in fondo il suo carattere era piuttosto scontroso, a volte, esordì così, rivolto ai compagni.

"Gente, qui sarà meglio che ci diamo una bella mossa. Perchè non mandiamo avanti la bambolina svolazzante ed invisibile a vedere cosa c'è? Dobbiamo uscire da qui..."

Le parole di Morgon celavano ovviamente una certa dose di fretta, ansia e paura, tutte mescolate tra di loro.

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