FUGGITIVI - 11/05/1489 - ArIeL

"Coff, coff...".

"Coff. Coff e RiCoff!"

Ariel continuava a tossire per sputare fuori tutta la polvere che sentiva ancora impastarle la bocca.
 
"Sput!"

"Che schifo di.. .coff, coff... sensazione!"

"Ma che diavolo è successo?" si domandò un attimo prima che si sentissero le voci provenire dal piano di sotto.

-Cacca! Cacca! E ancora cacca!-. Questa era grosso modo l'immagine ed il pensiero che attraversò la testa dalle piccola gnometta. La mano venne portata in maniera inconscia alla tasca per assicurarsi che il piccolo coniglietto ci fosse e stesse bene. Sentì la piccola palla di pelo rannicchiata e tremante con il cuore che batteva all'impazzata. Tenne allora una mano sul piccolo quadrupede ed iniziò ad accarezzarne il pelo.

Nel frattempo, con il suo solito fare deciso, che non si perdeva troppo in elucubrazioni o tentennamenti si rivolse a Isurus, dopo essersi accertata che tutti i compagni fossero vivi ed illesi.

Questa voltà abbassò la voce per non farsi sentire dalle voci che arrivavano da sotto e che erano evidentemente la causa di tutto quel gran casino.

"Ehi faccia da triglia. Ci sei? Tutto bene? Qui serve un piano, e anche alla veloce. Serve della stratecosa, della tattoca o, insomma, quella cosa che siete bravi a fare voi soldatini. Che si fa? Attacco, difesa o fuga?".

Rimase a guardare Isurus con aria seria come ad esigere una risposta immediata.



Ed ora non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento...
...al prossimo incontro!



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