FUGGITIVI - 11/05/1489 - Arbèa, Isurus, Trotik, Ulderì



Trotik si alzò e uscì dalla vasca. Quando fu fuori da essa alcune domande presero a ronzargli nella mente. Dove siamo? Che cos'è questa cosa appiccicosa? Quando si rese conto di cosa stava accadendo prese un polipetto come se fosse un'arma e si mise vicino ai suoi compagni.

Visto l'esito positivo della sua azione, Isurus balzò fuori dalla vasca e si piazzò in mezzo all'uscita con l'alabarda disposta in orizzontale, in modo da bloccare l'eventuale fuga dei goblin. "Bene, iniziamo a ragionare. Il ragazzo riccioluto vi ha chiesto di disegnare una mappa: è ovvio che non ci serve per salire sopra, ma ci serve la mappa del piano di sopra. Quanti siete in questa guarnigione? Cosa c'è al piano di sopra?".

Dopo aver lasciato che il tritone proteggesse la via di fuga, il bardo si avvicinò al goblin con cui aveva avviato il dialogo e gli sorrise. "Già, come dice il mio amico, iniziamo a ragionare... e continuiamo. Vedete, ci piace ragionare in compagnia. Ragionare prima di agire, non come Ayame che..." cercandone lo sguardo, si accorse che la sacerdotessa non era lì "...ah, non è qui... be', poco importa. Allora, ragioniamo insieme. Ci avete fatto dormire in queste vasche: avete fatto bene a non ucciderci, perché i nostri fantasmi vi avrebbero rovinato le notti - sapete, i fantasmi sono le anime senza pace di persone morte in maniera violenta che non riescono a... - be', lasciamo stare... Chi è che comanda qui? Intendo dire, dopo la morte di Luscius chi è stato messo a capo del branco? E siate precisi: non solo come si chiama il vostro capo, ma che razza di essere è? Descrivetelo bene."

Cercò lo sguardo di Isurus, ne vide i muscoli tesi, le gambe leggermente allargate, gli occhi a fessura. Capì che era pronto ad ottenere informazioni. Non lo aveva mai visto all'opera come inquisitore, ma gli era stato raccontato ciò che aveva fatto il giorno prima sull'isola, perciò aggiunse, con occhi spiritati: "Badate bene, quel mio amico con l'alabarda è uno che ha tendenza ad usare il pugnale con facilità: se non rispondete bene si mette a tagliare le lingue... che volete farci, è un po' fissato... Però io non voglio che vi tagli la lingua, perché la lingua è preziosa, ci permette di raccontare le storie, pensate un po' a come farei io se non avessi la lingua, sarei proprio tutta un'altra persona, e allora vi cons..." fu bruscamente interrotto da Arbèa, che fino ad allora era rimasta ad osservare.

"Dove sono gli altri?" Chiese Arbèa uscendo dalla "vasca"." Quindi non siamo morti !" Disse con sollievo ripensando ad un attimo fa, quando stavano per essere uccisi da Achab. " Magari sono qui in torno...." E cominciò a gironzolare per la stanza. Possibile che fossero di nuovo lì, in quello squallido posto pieno di tunnel, dove avevano sconfitto Lucius, liberato Nefarion ed erano stati attaccati da quelle specie di casse viventi di cui non ricordava il nome. Ne aveva abbastanza di quel luogo, non era abituata a stare in posti chiusi. " Sbrighiamoci con questi qua, Achab ci starà cercando!" Era quindi ansiosa di avere delle risposte dai goblin.


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