UNA STRADA DA SCEGLIERE - 28/08/1000 - DuNgEoNmAsTeR

GDR
Non ci misero molto a rivestirsi. Ebbero però una sorpresa. Le armi e le armature non divennero invisibili. L'incantesimo infatti era stato lanciato prima e non dopo averle indossate. 
Dunque ora, nell'angolo in cui si erano nascosti, c'erano un'armatura borchiata comprensiva di elmo, parabraccia e gambali che galleggiava a mezz'aria ed un'altra che gli galleggiava al fianco. 

Abbastanza certi che nessuno sospettasse la loro presenza sulla Nauthilus, i due rovistarono in due differenti casse e quello che riuscirono a recuperare prima di lasciare la nave furono:
  • Una spada dalla lama violetta con incisioni recanti strani simboli runici.
  • Un medaglione di legno dalla forma di un'anello, con all'interno, nello spazio vuoto una pietra rossa come il fuoco, sospesa e sorretta da nulla.
  • Una scatola in legno con all'interno cinque frecce dalla punta lavorata ed incisa con una scritta che sembrava l'elegante scrittura elfica.
  • Una scatola con all'interno un anello dal colore cangiante, sembrava che sulla superficie metallica divampasse un fuoco, per davvero. Era però freddo come la notte invernale.
  • Una pergamena sapientemente chiusa da un nastro di color verde
  • Una boccetta con all'interno un liquido giallognolo, con al suo interno delle bollicine che dal fondo del contenitore salivano verso la superficie.
Recuperarono anche le armi e tutto quello che apparateneva ai loro compagni e, facendo la strada a ritroso, riuscirono a non farsi vedere e tornarono alla loro nave.

Erano sicuri che quegli oggetti "rubati" alla Nauthilus erano magici, ma quali erano i poteri della spada? Avrebbero dovuto farla analizzare da un mago o avrebbero dovuto semplicemente provarla. 
Ed il medaglione? Questo sarebbe stato più difficile da provare, serviva un mago. 
Le frecce andavano solo provate ed il loro potere si sarebbe manifestato.
Per quanto riguardava la pergamena sarebbero serviti un chierico (o una chierica) o un mago per capire se davvero conteneva qualcosa per uno di loro due. 
Per quanto riguardava l'anello... la questione dell'anello era critica. Molti avevano scritto trattati e trattati sugli anelli, e nessuno di loro sarebbe mai stato esaustivo. C'era chi ci aveva fatto dei racconti. Un vecchio professore di una qualche buona accademia di un regno lontano ne aveva scritto addirittura un romanzo suddiviso, tanto per non essere pomposi, in tre diversi libri... almeno così dicevano le voci che giravano nelle locande di quando in quando. Tutti ne parlavano ma nessuno lo aveva mai letto. Insomma, tutti concordavano che gli anelli era meglio perderli che trovarli. Ma cosa ne avrebbero fatto loro? Lo avrebbero indossato per vedere l'effetto che avrebbe avuto, o lo avrebbero portato in qualche accademia per farlo analizzare? 
Ed infine la pozione. La pozione. Che ne avrebbero fatto della pozione?

NON GDR
Avete recuperato i vostri oggetti. Siete sulla Maelstrom. Avete degli oggetti che molto molto facilmente sono magici. Li avete rubati al capitano Promethea... ed al capitano Achab per come avete potuto capire dal poco di conversazone che avete ascoltato. Siamo ancora nel cuore della notte del ventottesimo giorno dell'ottavo mese del millesimo anno dopo l'incoronazione dell'imperatore. Il sole sorgerà solo tra circa tre ore. Fatemi sapere cosa volete fare? Ad attendere Pikel e Brandibacco sul ponte della nave ci sono Ayame e Morgon. Non appena i due, bagnati fradici, mettono piede sul ponte, compare anche Flynt (l'elementale dell'aria della Maelstrom), che sembra stare di guardia poco distante. A chi stava facendo la guardia?



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