UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - DuNgEoN mAsTeR

Una mano si posò sul braccio di Morgon e lo abbassò verso il basso. Quando Morgon si voltò c'era la faccia spigolosa e dura come la pietra di un nano che lo osservava. Non sorrideva e non era serio, sembrava semplicemente concentrato. La barba bianca era impreziosita da diverse trecce tenute ferme da laccetti color oro. L'armatura prevalentemente nera recava rune naniche  di diversa natura. Nella mano che non teneva il braccio di Morgon, il nano stringeva un grosso martello che risplendeva di una strana energia bluastra. Se ne percepiva la potenza magica anche da lontano. Il nano spostò lo sguardo da Morgon ad un vecchio halfling che stava al suo fianco e disse con una voce profonda e dura "AH, non mi ricordavo fossi così spavaldo, sai?".
La risposta dell'halfling non si fece attendere, sorrise di rimando al vecchio nano e rispose. "Mi toccava fare il lavoro che non facevi tu!". 
Il piccolo e vecchio halfling indossava un'armaura di cuoio giallo e marrone, così come il copricapo che proprio al suo centro recava una grossa gemma trasparente con uno strano alone rosso. Sulle spalle una grossa spada bastarda dall'impugnatura allungata faceva capolino.
Gli occhi tradivano uno sguardo vispo e saggio e si girarono subito verso un vecchio alto dalla barba grigia.
"Per tutti i decumani, bisognerebbe però dare una mano a noi... a quei due non trovi? Posso proporre un muro di fuoco o un'altra delle tue diavolerie per regalarci ancora un poco più di tempo?"
Il vecchio alto dalla barba grigia non sorrise, ma semplicemente si limitò a grugnire e mormorare "Per la miseria, guarda come mi sono ridotto... prendere ordini da chiunque...". Il vecchio sollevò una mano e sussurrò qualcosa e d'improvviso un grande muro di fuoco comparve proprio davanti a Brandibacco e Pikel che stavano in quel momento correndo verso le creature evocate. Il muro di fuoco separò i due Artigli del Drago dai mostri demoniaci dall'altra parte. Il muro copriva l'intera larghezza della stanza ed arrivava fino al soffitto. Pikel e Brandibacco non poterono procedere oltre e si voltarono indietro.
Il vecchio dalla barba grigia con una mano si appoggiava ad un grande bastone di legno che su una delle due estremità recava, sospesa in aria, una gemma dal colore bianco come la neve. Non sorrise e non mutò l'espressione del suo viso.
Semplicemente volgendo il suo sguardo alla donna al suo fianco, ma senza rivolgersi a nessuno in particolare disse "Non perdiamo tempo... con Bargle me la vedo io...".

La donna aveva tutta l'aria di essere una sacerdotessa. Sopra l'armatura di piastre che s'intravedeva appena, una grande cappa verde e bianca l'avvolgeva completamente. Gli occhi intensi e vissuti come qualcuno che ha sofferto molto scrutarono al di là del muro di fuoco a cercare qualcuno. I capelli erano lunghi e neri, ma due strisce bianche scendevano una per parte. Bellissima e pericolosa al contempo, la donna trasse da sotto la cappa verde un simbolo sacro e dopo aver mormorato qualcosa lo alzò in aria. Una sensazione di benessere si diffuse su tutti quanti (NON GDR - Pikel, Brandibacco, Morgon, Ayame e Ridacck recuperate 25 PF, penso vi bastino per arrivare al massimo dei vostri Punti Ferita).
La donna sorrise e disse "...sono d'accordo con lo scorbutico...".

Un chierico in completa armatura di piastre avanzò con passo deciso e fermo. Dal corridoio d'ingresso si portò all'interno della stanza. Incuteva quasi paura quel suo incedere marziale. Un mantello bianco svolazzante, nonostante nella stanza non ci fosse un alito di vento, svelava una qualche natura magica. Nella mano destra teneva un simblo sacro attaccato ad una catena. Nell'altra mano, guantata, salda, teneva una mazza da combattimento che produceva piccoli e strani vortici di vento ad ogni minimo movimento.
"E allora muoviamoci..." disse con voce tagliente; per poi aggiungere "...Bargle dissolverà il muro a momenti..." rivolgendosi a Pikel, Brandibacco, Ayame, Riddack e Morgon disse "...siamo qui per aiutarvi... non vi preoccupate, ma voi non uccidete il Barone... per nessun motivo!". Anche se aveva qualcosa di familiare, quella voce ed in particolare le ultime parole, erano state pronunciate con l'aria di chi non ammette nessuna replica.

Fu solo allora che si colse un rivolo di fumo salire da oltre la spalla del chierico. Dalle spalle di quest'ultimo, dalla sua stessa ombra, proruppe ancora un figuro. Capelli lunghi e bianchi, barba curata, cappuccio nero calato sulla testa. Occhi vispi ed attenti ad ogni minimo particolare. La pipa stretta in bocca era la fonte del fumo che si era notato poco prima.
Una divisa completamente nera era avvolta da un manto anch'esso nero come la notte.
Questo strano personaggio aveva un arco, a cui si stava appoggiando ed una faresta che pendeva al suo fianco.
Scostò leggermente la cappa nera che lo avvolgeva e rivelò appesi alla cintura almeno una decina di coltelli ed una spada appesa al fianco.
"Qui ci possiamo pensare io e me... lui..." disse sorridendo ed indicando Riddack.

NON GDR
Riassumendo: sono comparsi sulla scena questi sei tizi. Sembrano decisamente essere dalla vostra parte. Vi lascio ancora qualche round se volete provare ad interagire con i nuovi arrivati, dato che al mometo il muro di fuoco eretto dal mago dai capelli grigi non vi permette di avanzare e non permette alle creature di attaccarvi.

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