UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - MoRgOn

Al vedere scomparire Cathanrandamus dentro il portale, a vedere quel maledetto sorriso di sfida e quel gesto d'insulto, Morgon stava per esplodere di rabbia... ma tutto precipitò all'improvviso. 

Brandibacco invece di arretrare, convinto com'era che quelle creature fossero illusioni create dal mago anziano, si mise a correre verso il trono. Pikel, da par suo, poco incline a riflettere quanto piuttosto a risolvere i problemi con mano salda ed un colpo d'ascia ben assestato, seguì il compagno. Tutti e due in qualche modo chiesero l'aiuto al mago, chiesero una copertura magica o qualcosa di simile.


Dire che rimase sorpreso è dir poco. Morgon non aveva per nulla impressione che quelle creature fossero delle illusioni, almeno non tutte.

-Due testoni... stai viaggiando con due testoni... non bastava il nano, ora anche il piccoletto sembra comportarsi da nano... sarà una caratteristica dei piccoletti? Devo ricordarmi di appuntare questa domanda nel grande libro per trovarvi una risposta. Ma ora torniamo a noi, cosa faccio? Cosa faccio? Cosa faccio? Pensa mago da strapazzo? Pensa ed agisci... i tuoi amici contano su di te...-

La mente di Morgon era sempre stata abituata a pensare velocemente.

-Se questa deve essere la fine, allora che lo sia...-

Urlò a gran voce e prendendo la bacchetta dei dardi incantati, dentro la quale rimanevano solo più due cariche di potere magico, la sollevò e la puntò verso la creatura demoniaca più vicina a Brandibacco...

...poi chiuse gli occhi...

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