PROBLEMI NELLE TERRE ALTE - HENGIST

GDR
Proprio come aveva pensato Hengist, le boccette ritrovate dal Mago contenevano una pozione di cura dalle ferite: Pikel e Riddack sembravano ora in forma assolutamente smagliante!
Il Chierico ne prese quindi una di quelle rimaste e la stappò, sorseggiandone il contenuto; se i suoi confratelli avessero saputo che aveva permesso a altre due persone di assaggiare il contenuto di un'ampolla sconosciuta (mettendo possibilmente a rischio la propria vita!) lo avrebbero redarguito non poco... ma Riddack e Pikel erano stato più veloci di lui, che invece era più che altro concentrato sulle ferite riportate da Morgon.
Beh, d'altra parte, la vita di avventurieri come loro era sempre "possibilmente" messa a rischio, quindi non faceva molta differenza.
Mentre aspettava che la pozione facesse effetto, curando le ferite riportate nel corso dell'ultimo combattimento, Hengist appoggiò la schiena contro una delle pareti della stanza spostando lo sguardo sugli altri membri del gruppo.
Che strana comitiva che si era formata!
Quell'accozzaglia di mercenari sempre in fuga o in cerca di qualcosa gli aveva salvato la vita più volte negli ultimi giorni di quante ne potesse ricordare, ma lui ancora non riusciva a dire loro la verità sul suo passato e su quello che nascondeva il guanto di pelle sulla mano destra; questi pensieri gli riportarono alla mente il simbolo maledetto di Nerull ritrovato sugli Orchetti e un'ombra di preoccupazione passò rapida sul suo volto: dovevano rimettersi in marcia.

Le parole di Riddack trascinarono il pacioso Chierico fuori dal turbinio dei pensieri, sbattendolo contro la fredda realtà; tutti avevano fame, e le razioni di cibo erano finite. Il nuovo compagno di viaggio si stava muovendo con decisione verso la porta della stanza, con l'intento di trovare del cibo e seguendo la mappa disegnata pochi attimi prima da Morgon.
Ma dove si sarebbero mossi? Hengist decise, come spesso faceva, di chiedere informazioni a qualcuno "del posto".
Si avvicinò così all'Orco e tirandogli un calcio sulle costole attirò la sua attenzione:

"Viscida creatura, dobbiamo ancora decidere cosa farne di te, quindi ti conviene ascoltarmi!
Indicaci un posto nel quale ci sia del cibo... e cibo mangiabile anche per noi!"

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