RINNEGATI - 09/09/1000 - Ulderì

GDR
Allargando tanto le braccia quanto la bocca in un palese stupore, Ulderì interruppe una delle sue narrazioni. Era la terza della serata, parlava di una zona acquitrinosa che un eroe voleva bonificare e trasformare in risaia, senza successo. Per qualche secondo la sua solita parlantina sembrava essersi dissolta. Le parole dell'halfling gli erano sembrate potenti come un incantesimo. Poi posò il liuto a terra e si avvicinò a Brandibacco.
"Senti... mi dispiace che tu te la sia presa. Però non è colpa mia se tuo zio, da parte di padre, Tristoberto da Malaterra, è diventato famoso per questa sua idea sulle risaie. E' una storia che si sta diffondendo in ogni osteria, ho pensato di riproporla perché dopo una serie di storie allegre ci stava una storia triste. Se te la prendi per così poco...".

L'halfling lo fissò più torvo di prima, senza prodursi in alcun commento. Continuò il bardo:
"Se invece te la sei presa perché ti ho rimproverato di aver abbandonato l'armatura di Pikel... Be', mi pare davvero uno spreco. Ribadisco che quell'armatura ci sarebbe stata utile. Non fosse per la mia insistenza, non avresti preso neanche gli oggetti di Morgon. Guardati gli stivali che indossi: non fosse per me, saresti a piedi pelosi scalzi".
La fronte dell'halfling si corrucciò ulteriormente, le mani strette sulla pipa. Il menestrello proseguì:
"Se poi invece te la sei presa perché sostengo che dovremmo avere una strategia, ecco... confermo questa tesi. Tu sei un prode, voi tutti siete prodi, io sono solo un povero bardo. Voi avete affrontato nemici potenti, che io non ho neanche mai visto: certo che sono preoccupato. Non possiamo andare avanti senza un piano. Non è che non mi fido di voi, io non mi fido di me stesso! Non sono all'altezza! Non sono pronto, ecco!".
Si sedette, lo sguardo verso il basso. Brandibacco continuò a fissarlo, ma alla sua rabbia si sostituì un sentimento diverso. Un'ombra di compassione, che però non tolse la sua risolutezza. Ulderì, rialzandosi, gli diede una pacca sulla spalla:
"Caro mezz'uomo, io ho fiducia negli altri. E ho fiducia in te: se dici che non devo venire con voi, perché vi sarei d'intralcio, probabilmente hai ragione. Non manderò a monte la missione, farò come dici tu. Vi aspetterò qualche giorno in città, raccoglierò qualche storia e... se non tornerete, andrò ad informare Halav".
Si scostò con un sorriso amaro:
"D'altronde, tu vuoi essere un Artiglio del Drago. Io non lo sono, e non ho bisogno di quest'etichetta.".

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