Rinnegati - 06/09/1000 - Arbea e Ulderì

Impossibile non cogliere l'entusiasmo dell'halfling. Il bardo ne parve contagiato: "Hai ragione Brandibacco, hanno l'aria di sapersi organizzare con cura. Pozioni e risposte, programmi e... risurrezioni! Bene bene, non vedo l'ora di conoscere il vostro amico Morgon. Avete fatto bene ad insistere; io non osavo, ma voi siete più saggi e determinati. Ah, che ottimi compagni!". 

Sorridendo con ottimismo, ripose le pozioni nel proprio zaino, impugnò il liuto ed intonò una canzoncina:
"Pozioni e risposteee, come gemme nascosteee: preziose e lucentiii, le sogni e le sentiii! Progra..." si interruppe all'improvviso, lo sguardo serio :"Ah, adesso ho capito! 'Semplice' non corrisponde a 'facile', ecco perché...  Ecco qual era la risposta che ho sbagliato al colloquio di valutazione. Maledizione! Se solo avessi conosciuto prima Solomon, se l'avessi saputo prima...! Ecco perché mi hanno bocciato all'esame d'ingresso al collegio bardico...! 
Intervenne Arbea a consolarlo, sintetica come sempre: "Non preoccuparti". Prese le pozioni che le spettavano, disse ai compagni: "Io resto al tempio in attesa della partenza", e si sedette a terra. I suoi occhi lasciavano trapelare una serenità di fondo, ma non nascondevano una piccola preoccupazione.
Ulderì le lanciò uno sguardo d'intesa: "Io vado al negozio di oggetti magici, aspettami qua. Questo è un luogo molto sicuro, uno dei pochi". Era ben consapevole che il trovarsi fuori dal bosco metteva la driade in una condizione di spaesamento e di timore.

Si rivolse quindi ai compagni: "I negozi di oggetti magici di Darokin in effetti non è a buon mercato, lo so, però sono ben forniti. Sono sicuro che troveremo qualcosa che ci sarà utile per la missione. Ayame, tu hai oggetti magici? Chi viene con me al negozio?".

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