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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

RINNEGATI - 03/09/1000 - PIKEL

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GDR E poi successe quello che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. Morgon che cade senza vita, abbattuto dall’arma che tante volte lo ha difeso. Dall’amico che spesso aveva preso le sue parti appoggiandolo nella lotta con ogni fibra dei suoi muscoli. Proprio lui, Pikel…nano d’altri tempi, con un codice d’onore ferreo in difesa del prossimo e della vita, ora ridotto a sua insaputa a mero burattino di qualcun altro….arma letale nelle mani di uno spietato individuo. Con occhi sbarrati e privi di ogni sentimento o ragione, il nano rimase fisso con lo sguardo sul corpo del mago ormai morto. Irrigidito nella sua posizione e con un’espressione inumana resto’ lì…quasi come se dentro di lui qualcosa lottasse per venire fuori ma impossibilitato a farlo… I secondi passarono e poi, quasi come un automa, si girò verso l’elfa. Con uno sguardo sempre più perso aprì le labbra e disse:” Ho fatto ciò che mi hai chiesto, sei contenta di me?”

RINNEGATI - 03/09/1000 - Brandibacco

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Tutto si svolse in un batter di ciglia, rapidissimamente, senza lasciare al povero halfling il tempo di riflettere, pensare, reagire o anche solo capire a fondo quello che era successo. Le forti emozioni e gli stati d'animo in lui si alternarono come flash: dal sollievo nel vedere Pikel riprendere vita allo sbigottimento di sentirgli dire parole dure all'indirizzo di Morgon, lo stupore di vederlo partire all'attacco dell'amico di lunga data (possibile? Si immaginava fosse solo uno scherzo...), l'incredulità nel vedere, come impietrito, il rapido scontro, peraltro vibrato con ferocia dal Nano, e lo sgomento nel cadere a terra del Mago, apparentemente morto... Cosa diavolo era capitato, per tutta la stramaledetta Erba Pipa di tutti gli accidenti di Decumani?!? Mentre sentiva una lacrima scivolargli lungo la guancia, sentì un livore crescergli dentro come mai gli era successo prima... Avrebbe voluto saltare addosso a Pikel, chiedergli urlando il perchè di que

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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Quello che successe lasciò tutti gli Artigli del Drago senza parole. Non ci fu il tempo di reagire. Non ci fu il tempo di dire nulla. Semplicemente non ci fu il tempo. L'unica figura sorridente in quel tempio sotteraneo era l'elfa dagli occhi di ghiaccio. Il balzo di Pikel fu rapido e preciso, come solo i nani sanno esserlo sulle brevi distanze.  Nella rapidità del gesto di Pikel, preceduto da quelle parole piene di odio nei confronti del compagno mago, per tutti gli altri, il tempo sembrò rallentare fino quasi a fermarsi. Tutti avrebbero ricordato per sempre quel momento. Ci sarebbe stato chi avrebbe ricordato la forza impressa dalla gambe di Pikel nel gesto dello scatto. Queste si piegarono ed i muscoli s'ingrossarono per scaricare tutta la loro potenza sulle pietre del pavimento. Qualcun'altro avrebbe ricordato il movimento delle mani di Pikel che si strinsero attorno al manico della sua ascia magica come se da questo dipendesse il destino del mondo.

RINNEGATI - 03/09/1000 - PIKEL

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GDR Pikel si senti' nuovamente libero di muoversi e rilassò i muscoli. Il peggio era passato, sentirsi come intrappolato nel proprio corpo pur essendo ben vigile, è una sensazione terribile. Al contempo però si agito' subito qualcosa dentro di lui...una sorta di rabbia che da piccola scintilla prendeva forma e forza con il passare dei secondi successivi. Non riusciva a determinarne il perchè ma sentiva che essa era giusta e che non poteva non farne i conti con essa. Alzo' gli occhi ed essi subito si posarono laddove ne sentiva l'origine....Morgon. Il compagno di mille avventure, con il quale aveva condiviso tutto, adesso mostrava il suo vero volto: quello del nemico e sabotatore. Tutti i suoi mugugni, quel tentativo ultimamente di colpirlo durante l'ultimo scontro anche se il mago diceva non essere voluto...no, era più di questo. Era un infiltrato, un attore da strapazzo, uno che ha sempre recitato la parte dell'amico quando in realtà non lo è e non gli imp

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

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L'esila e aggraziata figura elfica sorrise a Brandibacco. Un sorriso che avrebbe aperto le porte di una città sotto assedio. La testa s'inclinò ancora più a destra e lo sguardo passò da Morgon a Pikel, passando per Brandibacco, Ayame ed Ariel. " Sua Leggiadria mi piace... ben detto mezz'uomo... sappi che avrai un posto di riguardo... " La voce dolce e delicata accarezzò le orecchie di tutti quanti come se qualcuno stesse accarezzando ognuno di loro. La cosa sembrò instillare in ogni membro del gruppo un sentimento benevolo nei confronti di quell'elfa così misteriosa. Per certi versi ognuno di loro era affascinato da un'aspetto di quella creatura ed al contempo ne sembrava aver timore. " ...sento però anche dell'astio... " continuò l'elfa, posando lo sguardo su Morgon. Serietà e freddezza era ciò che vi si poteva leggare in quel momento. " ...vedo che avete dei problemi con il vostro amico... lasciate che vi aiuti

RINNEGATI - 03/09/1000 - Brandibacco

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"Per tutta l'Erba Pipa di tutti i Decumani!" esclamò, come ovvio, l'halfling... Si sarebbe aspettato di tutto, in quelle stanze piene di misteri, rovine, nemici e pericoli... ma non la sorpresa di vedere (o era stata un'allucinazione?) Achab e Promethea materializzarsi e poi svanire di fronte a loro... che razza di trucco era mai questo? E poi il comparire di quest'elfa, bellissima e... altissima (chi non lo era per lui?), eterea e misteriosa, leggiadra ed esotica, altezzosa ma al tempo stesso umile e con un che di attraente che non gli permetteva di distogliere lo sguardo dalla sua maestosa sebbene esile figura... Un povero mezzuomo come lui, per anni vissuto molto concretamente tra fiere di campagna e zucche da esposizione, coltivazioni intensive di Erba Pipa, cavoldori e pomotate, compravendite di spezie, merce varia, contrattazioni su suppellettili e vendita al minuto di primizie della terra, botti di sidro e ammenicoli da viaggio... da qualche te

RINNEGATI - 03/09/1000 DI - MoRgOn

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Non si aspettava che Pikel potesse pesare tanto. Trasportarlo per quei pochi metri che lo separavano dalla nuova stanza in cui entrarono gli era costata fatica, e la sopportazione della fatica non era proprio tra le sue doti principali. Quando arrivarono nella nuova stanza non si aspettava la nuova scossa di terremoto, che nuovamente lo colse del tutto impreparato facendolo volare a gambe all'aria, come da bambino quando giocava sul laghetto ghiacciato. La luce che d'improvviso iniziò a propagarsi dal pozzo lo colse impreparato, non se l'aspettava. Illuminò l'intera stanza rendendo l'atmosfera meno pesante ed irrespirabile. La figura evanescente di donna che emerse dal cono di luce, la dislocazione spaziale in un luogo simile eppure diverso, la vista di Achab e Promethea, altre cose che lo colsero all'improvviso. Morgon, nel rialzarsi in piedi, con tutta la forza di cui fu capace tirò su Pikel per rimetterlo in pozione verticale. " No