RINNEGATI - 03/09/1000 DI - Morgon

"Se qualcuno volesse la mia opinione... io questo avanzo di galera" disse Morgon abbassando lo sguardo sul loro avversario che avevano sconfitto e che si era arreso "lo lascerei in pasto a quelli là!" consluse lapidario con un ampio cenno della testa in direzione della piccola folla di poveracci usciti da chissà dove.

Poi passò accanto all'individuo urtandolo di proposito si spostò alle sue spalle.

"Ma so che voi cuor gentili non lo permetterete vero?" disse strizzando l'occhio, non visto, ai propri compagni d'avventura.

"Come pensavo..."

"Sai fratellino...". Morgon si abbassò fino all'altezza dell'orecchio di quel tizio e continuò a parlargli alle spalle. "...non contare sul mio aiuto. In me non hai trovato un amico. Forse puoi sperare in un buon trattamento da parte loro..." stava ovviamente facendo riferimento a Brandibacco, Pikel ed Ayame.
"...se solo sento odore di menzogna o di presa in giro...sei morto!" concluse il mago.

Morgon era si un tipo un poco scontroso, a volte, spesso, molto spesso, ma non era un cattivo e non sarebbe mai stato capace di uccidere un uomo a sangue freddo. Ma questo Smail non era tenuto a saperlo. In quel momento a Morgon sarebbe bastato che quel ladro da strapazzo credesse alla sua messinscena, che il mago sperava, aiutasse a scioglierli la lingua.

Si sollevò e volgendo un cenno ai compagni alzando un sopracciglio, li invitò, se volevano a fare qualche domanda al tizio. Intanto il mago si rivolse verso la folla per osservarne il comportamento.

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