RINNEGATI - 03/09/1000 DI - DuNgEoNmAsTeR

Il tempio si trovava su di un piccolo basamento roccioso proprio nel bel mezzo della piazza. Alcuni gradini, ormai logori e consumati dal tempo conducevano in cima al basamento, laddove, quello che rimaneva in piedi erano solo alcune parti dei muri esterni e di quelli interni. 
Attorno ai blocchi di pietra, o quello che ne rimaneva, la vegetazione che cresceva rigogliosa si stava appropriando nuovamente di uno spazio un tempo già suo.

Il tempo stava peggiorando per quanto possibile. La pioggia cadeva sempre più forte ed il vento che cresceva d'intensità la faceva roteare ovunque. Pioveva da sopra, da destra e da sinistra, ed anche da sotto. Era impossibile ripararsi. Impossibilità che colse subito gli Artigli del Drago, non appena si resero conto che la copertura del tempio praticamente non esisteva più in nessuna porzione del piccolo tempio. 

Non c'era modo di ripararsi.


Arrivarono al tempio con il loro prigioniero e lo fecero sedere in un angolo. Mentre uno di loro faceva la guardia, gli altri iniziarono ad esplorare le rovine per capire se ci si poteva riparare in qualche modo.

Nell'esplorazione furono due i particolari che colpirono gli avventurieri, il primo era che le mura, o meglio, quel che ne rimaneva, riportavano segni di bruciature. Non erano ben visibili, probabilmente era davvero passato moltissimo tempo, ma su alcuni sassi o porzioni di muro, queste erano più nette. Il secondo fu una zona nel centro del tempio laddove la vegetazione non era cresciuta. Tutt'intorno erano presenti ciuffi d'erba o piccoli arbusti, ma in quella particolare sezione del tempio no. Non cresceva nulla.

Una luce abbagliante squarciò il cielo in due, seguita dopo pochissimi secondi da un boato assordante. Il centro del temporale non era troppo distante.

Il pavimento del piccolo tempio era composto, laddove ancora presente e non distrutto dalla caduta della copertura e quindi coperto di massi e rovine; da lastroni abbastanza regolari di forma quadrata di una pietra che probabilmente una volta doveva essere molto scura.

La pioggia per quanto possibile aumentò ancora d'intensità. Il pavimento si stava riempiendo di acqua. Fu in quel momento che, nonostante il boato del temporale si udirono delle voci provenire dall'esterno delle rovine, dalla piazzetta in cui si era consumato lo scontro con Smail ed i suoi scagnozzi.
Si stavano radunando ai piedi del tempio alcuni individui, gli Artigli del Drago, nascosti all'interno delle rovine ne contarono circa una trentina. Tutti indossavano lunghi mantelli con il cappuccio calati sulla testa per ripararsi, per come era possibile, dalla pioggia.


Uno di loro si miese davanti a tutti gli altri e probabilmente stava parlando agli altri, anche se non si capiva esattamente cosa stesse dicendo, almeno non dalla distanza a cui ci si trovava ora. Di tanto in tanto gli altri incappucciati in risposta a qualcosa che veniva detto allungavano orizzontalmente il braccio destro, la mano stretta a pugno, piegavamo di novanta gradi il braccio, sempre orizzontalmente davanti a loro e portavano il pugno al petto, nei pressi del cuore.
Il tizio che stava parlando alzò poi il tono della voce e qualche parola giunse a tutti.
"...tempo è arrivato... tra noi presto... coloro... non muoiono... tempio nuovamente..."

Il tizio stava ancora parlando quando la pioggia iniziò a diminuire d'intensità. Pikel, Brandibacco, Ayame, Morgon ed il loro prigioniero Smail erano bagnati fradici. Così come erano arrivati i tizi incapucciati se ne andarono. La pioggia smise in pochissimi minuti. Senza ombra di dubbio si era trattato di un temporale davvero molto particolare per la velocità con cui era arrivato e quella con cui era smesso.
Le nuvole nere lasciarono il posto nuovamente al sole del primo pomeriggio.

Erano sul punto di sedersi e decidere il da farsi con il loro prigioniero quando, all'improvviso, udirono uno strano rumore, che forse prima era stato nascosto dalla furia del temporale. Rumore come di acqua che cade da una fontana. Si guardarono attorno. Brandibacco spostandosi tra le rovine, dietro quello che rimaneva di un muretto, nella zona centrale senza vegetazione, si accorse che il grande quantitavo di acqua che si era accumulata sul pavimento, ora filtrava proprio in quel punto e cadeva sotto il pavimento. Era da sotto il pavimento in quel punto che veniva prodotto il rumore. L'acqua filtrava. Non ci volle molto a capire che la sotto c'era qualcosa.


In tutto questo tempo Smail non aveva detto una parola. Si era comportato come un agnellino. Non aveva tentato di scappare. Se ne era stato buono buono. La messinscena di prima aveva sortito i suoi effetti o c'era qualcosa sotto?

NON GDR
A voi. Cosa volete fare? Avete un prigioniero da interrogare o da consegnare alle guardie cittadine o da consegnare alla popolazione della piazza o altro ancora. Se volete potete ritornare nel centro città o tentare di seguire i tizi incappuciati per scoprire chi sono. Se volete potete vedere se effetivamente sotto il tempio si nasconde qualcosa. Se volete potete andare a cercare la strana vecchia che vi ha indicato il tempio. Se volete potete fare qualsiasi cosa vi passi per la testa. Troppe opzioni? Ma nooo... anche questo è il bello del Gioco di Ruolo.

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...al prossimo incontro!
LoShAmAnO
 

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