UNA STRADA DA SCEGLIERE - 28/08/1000 - MoRgON

Sollevato.
Questo era ciò che sentiva Morgon nel cuore e nel profondo dello stomaco.
Sollevato.
Rimaneva sospettoso in merito al loro ospite Achab, ovviamente molto sospettoso, ma era sollevato.
Si sentiva profondamente spaventato, ora, dalla figura di Achab ed al contempo attratto. 
La sua natura curiosa, insieme al suo carattere a volte troppo diretto, in passato avevano creato problemi, e questa volta non doveva essere così, doveva trattersi e dominare con la ragione quanto sentiva dentro.


Dopo aver comunicato la loro intenzione di recarsi a Darokin, con la scusa di allontanarsi dalla lunga mano del potere di Olivia Karameikos, Morgon era rimasto con il fiato sospeso ed con un grande peso sullo stomaco.

Le poche parole di Achab e la partenza della Maelstrom regalarono a Morgon leggerezza, quella leggerezza che lo fece sentire sollevato.

La Maelstrom era ora in volo, il silenzio e l'aria calda dell'estate erano ora le loro uniche compagne in quella nuova tappa della loro avventura.

Quella leggerezza permisero a Morgon di pensare agli oggetti magici ancora nascosti sottocoperta. Scese nella stanza laddove avevano nascosto gli oggetti magici rubati dalla Nauthilus, e prese il medaglione. 
Comunicò con il suo fare decisamente troppo spicciolo, ma sussurando, per non essere udito da orecchie indiscrete, "Io prendo questo, il resto non mi interessa!".

C'erano due cose che continuavano a tormentarlo ed incuriosirlo in merito a tutta quella faccenda. La prima cosa era la Pietra Passante. Così era stata chiamata da Achab. Non appena Morgon ne aveva richiamato il concetto alla mente era comparso nella mente di tutti quel caleidoscopio di immagini. La cosa lo incuriosiva come non mai. E poi c'era la questione di Achab e del rituale.  Se davvero Achab era così malvagio come sembrava c'era una vocina nel suo profondo che gli urlava di fermarlo. Morgon avrebbe voluto dare retta a quella voce, ma gli altri? E poi come avrebbero fatto?

Cercò di lasciare che la ragione tornasse a dominare i pensieri della sua mente e si costrinse a pensare all'immediato. Ora la cosa più importante era scendere dalla Maelstrom, allontanarsi da Achab e far perdere le proprie tracce. Forse in tutto questo, la loro scelta di Darokin, una grande città, sarebbe stata l'ambientazione migliore per mettere in pratica tutto questo.


Tornato a pensieri razionali prese allora in mano il freddo medaglione, l' osservò per diversi minuti, come a volrne penetrare ancora una volta i più reconditi segreti. Si domandò chi lo avesse costruito o indossato prima di lui ne toccò la sfera rossa sospesa nel vuoto del suo centro. Questa si spostò per poi tornare al suo posto originale come attratta da una forza invisibile. Indossò il medaglione  sotto la tunica ed attese insieme ai compagni l'arrivo a Darokin.

NON GDR
Primo! Morgon si è scelto il medaglione.

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