UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 26/08/1000 DI - DuNgEoN mAsTeR

NON GDR
Giusto per dare un poco di completezza all'apparizione dei sei avventurieri che insieme con voi hanno combattuto nella sala del trono del castello di Forte Destino, anche se c'è poco sa svelare.

GDR
Nel frattempo, in un altro luogo, in un'altra epoca, una leggera distorsione dell'energia magica che permeava la stanza preannunciò un evento, che si manifestò di lì a pochi istanti.
L'apparire di un varco di luce generò uno spostamento d'aria che fece sollevare in aria tutte le pergamene e fece si che le pagine dei libri lasciate aperte, iniziassero a muoversi al'impazzata come se piccoli esseri invisibili avessero iniziato a sfogliarle velocemente.
Le sei figure passarono il varco di luce ed un poco stremati ripreseto fiato, in attesa che il mago chiudesse il varco. I fogli di carta, per un brebe istante di tempo, si fermarono sospesi in aria, tutto si fermò. L'unico movimento fu quello del mago. Terminò il gesto che stava compiendo con il braccio, abbassandolo e stringendo la mano aperta in pugno. Il portale svanì e lo scorrere del tempo prese a fluire.

"Bhè... allora?" domandò la figura di un Achab, il capitano della Maelstrom, parecchio invecchiato. "Li avete...Bhè... vi siete trovati?"

"Capitano Achab..." esordì Pikel, "...che gagliardo che sono...ero... che gagliardo che ero. Ehi gente, ma ve la ricordavate quell'armatura... ah quante avventure..."
Achab di rimando si fece una grossa risata.
Prese allora la parola Brandibacco richiamando l'attenzione con un sonoro "Ehi!" che fece voltare anche Hengist e Riddack, i più scuri in volto tra i sei.
"Gagliardo tu? Ma se mi sono lanciato io alla carica e tu mi sei venuto dietro! Se tu ti definisci gagliardo allora io sono... allora io ero eroico!Ecco, per tutti i decumani!" terminò Brandibacco incrociando le braccia al petto in aria di sfida amichevole a Pikel.
La faccia del piccolo Halfling era infatti impreziosita da un grande sorriso.
Pikel ovviamente da buon nano non resistette e rincarò la dose "Ma quale eroico... avventato... ecco cosa... eri... un halfling avventato a cui dovevo salvare le chiappe! hahahahahahaha..." la fragorosa risata del nano, seguita di rimando da quella di Brandibacco e del capitano Achab venne interrotta dalla voce di Ayame, che come sempre, con fare pacato ma fermo riuscita a farsi ascoltare da tutti.
La sua attenzione era rivolta a Morgon ed Hengist.
"Avremo fatto bene a coinvolgerli... a coinvolgerci? Siamo davvero sicuri di quello che abbiamo fatto?"
Hengist abbozzò un sorriso tra l'amaro e lo speranzoso.
"Non lo so Ayame, ma era l'unica cosa da tentare... "

Riddack uscì dalla stanza. "Scusate io vado in camera mia... vedermi mi ha fatto ricordare tutto e vorrei stare un poco da solo."

Il mago invece non disse una parola, si limitò a stare dritto e fermo, ma dai suoi occhi si vedeva che stava pensando. Morgon pensava in continuo.

Salirono allora tutti in coperta, sul ponte della Maelstrom, la nave che accompagnava le loro avventure sin quasi dall'inizio, quando per la prima volta affrontarono Catharandamus ed un immortale, regalò loro la nave elementale.

Si affacciarono dal parepetto e lo spettacolo del cielo fosco e nero come la pece, l'odore di morte che permeava l'aria, il colore rosso del fuoco all'orizzonte ed un fumo nero che saliva alto come una colona he regge il cielo fu lo spettacolo che li accolse. Uno spettacolo che strideva enormemente con la giornata di sole dell'ottavo mese che li aveva accolti nel passato. Una giornata calda, con il sole alto nel cielo azzurro. Davanti a loro le mura di una grande città distrutte. Un castello in cima alla collina dato alle fiamme e moltissime navi affondate nel porto. Corvi e mangiacarogne erano in volo sopra la città. Le strade erano piene di corpi.

Fu solo allora che Morgon prese la parola.
"Achab... dunque anche Specularum è caduta? Che notizie dalle altre città del Granducato? Kelven resiste ancora? La Soglia?..."
"Bhè...Tutte cadute ed in mano al nemico..."  disse lapidario il capitano della Maelstrom.

"La popolazione?"

"I pochi rimasti vivi... bhè, parliamo di qualche migliaia di persone... stanno spostandosi verso l'impero di Thyathis, ad ovest. Darokin è caduta. Il Kanato di Ethengard a nord resiste ancora... ma non resisterà a lungo."


Prese allora la parola Hengist.
"Dirigiamoci là...se nel passato falliremo, dovremo assicurarci un barlume di speranza in questa nostra era. Se invece ce la faremo, e se la nostra incursione non ha causato alcun paradosso temporale, allora le cose dovrebbero cambiare anche per noi qui. La morte del Barone non ci sarà mai stata e tutto questo non avrà mai avuto inizio..."



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