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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - MoRgOn

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Al vedere scomparire Cathanrandamus dentro il portale, a vedere quel maledetto sorriso di sfida e quel gesto d'insulto, Morgon stava per esplodere di rabbia... ma tutto precipitò all'improvviso.  Brandibacco invece di arretrare, convinto com'era che quelle creature fossero illusioni create dal mago anziano, si mise a correre verso il trono. Pikel, da par suo, poco incline a riflettere quanto piuttosto a risolvere i problemi con mano salda ed un colpo d'ascia ben assestato, seguì il compagno. Tutti e due in qualche modo chiesero l'aiuto al mago, chiesero una copertura magica o qualcosa di simile. Dire che rimase sorpreso è dir poco. Morgon non aveva per nulla impressione che quelle creature fossero delle illusioni, almeno non tutte. - Due testoni... stai viaggiando con due testoni... non bastava il nano, ora anche il piccoletto sembra comportarsi da nano... sarà una caratteristica dei piccoletti? Devo ricordarmi di appuntare questa domanda nel grande

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 - PIKEL

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GDR Quanto insano coraggio per Brandibacco! sembra volersi gettare a capofitto nella mischia come solo noi nani sappiamo fare...uhm...complimenti ahah!! La felicità del nano però duro' una frazione di secondo appena, la situazione in cui si erano cacciati presentava molte insidie. Forse addirittura più grandi di loro e pertanto era necessaria ogni energia fisica e mentale per provare ad uscirne fuori... "Morgon! apri il campo con i tuoi incantesimi! io seguo Brandibacco e cerco di fargli da scudo!!!!" E fu così che si lanciò con l'halfling nella mischia.....

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 - Brandibacco

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Brandibacco, come inebetito, aveva contemplato in silenzio, come in un sogno (o in un incubo?) il rapido dipanarsi degli ultimi sorprendenti eventi: l'enorme salone saturo di "aura magica" aprirsi davanti a loro, i quattro inquietanti figuri ergersi vicino al trono, la tensione dei suoi amici, le dure parole di Morgon... e poi la stridula risata piena d'odio del Barone... sì, il Barone! L'uomo per cui erano lì, il loro principale nemico, il motivo della loro missione, il pericolo che incombeva su quelle terre martoriate... ebbe a malapena il tempo di muovere un passo verso di lui, come per rendersi meglio conto dell'identità dei loro antagonisti che la situazione letteralmente precipitò: due di loro sparirono in un portale magico (uno non lo conoscevano già? Era quel farabutto di chierico che avevano già affrontato in passato...) mentre davanti a loro comparvero decine di quelle immonde creature che avevano faticosamente affrontato e sconfitto, non senza diffi

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - DuNgEoN mAsTeR

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La risposta alle parole di Morgon non si fece attendere. Una sonoro risata tra il divertito e l'isterico proruppe dal personaggio seduto sul trono. Il Barone Von Hendriks se la rise in maniera sguaiata per decine di secondi. La risata rimbombò nel salone vuoto, e l'eco si propagò anche nei corridoi della magione. Quando ebbe terminato disse rivolto all'ingresso della stanza: " Voi ancora non avete capito in quale guaio vi siete cacciati... VERRETE SCHIACC... " Lo strano figuro a fianco del trono, il mago dall'aspetto più vecchio interruppe improvvisamente il barone e non gli permise di terminare la frase. Tradendo non poca agitazione disse rivolto a nessuno in particolare: " Sono qui, sono entrati nel castello... " Poi, voltandosi rivolto al mago più giovane (che gli assomigliava davvero tanto), ed al chierico Catharandamus, aggiunse: " Voi andatevene alla svelta e ricordate quello che siamo detti... " Poi rivol

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - MoRgOn

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" Quel figlio di un'orca delle terre selvagge! " Fu con questa esclamazione che Morgon rispose implicitamente alla domanda di Pikel. Il suo sguardo, dopo aver esaminato la stanza ed il suo contenuto, si era posato su Catharandamus.  Il mago era da un lato affascinato dalla magia e dall'ingegno che erano senz'altro serviti per riuscire a far stare una stanza tanto grande in quella che avrebbe dovuto essere una stanza più piccola; dall'altra, la vista del giovane chierico già affrontato, gli fece venire in mente Hengist... il loro compagno scomparso... il compagno con cui, insieme a Pikel tutto era iniziato. " Sicuramente ci sono delle trappole magiche qua dentro.... " fece una pausa e sembrò aver recuperato un poco di lucidità. " Il vecchio mi sembra un mago molto potente... oltre le nostre possibilità. Anche l'altro con i capelli lunghi è senz'altro un mago... meno potente, ma comunque forte... ". Morgon si portò da

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 - PIKEL

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GDR Pikel varcò le soglie dell'immenso salone insieme ai suoi amici. Il suo animo guerriero e la sua esperienza lo spinsero a valutare per prima cosa la presenza di nemici nascosti e trappole. Apparentemente non ve ne erano. Volse allora lo sguardo al fondo della sala, in direzione del trono e della figura che vi torreggiava sopra. Riconobbe immediatamente la pazzia in quell'uomo e cio' non prometteva nulla di buono. Stessa cosa si poteva affermare degli altri uomini vicini a lui, maghi parevano almeno in base ai loro vestiti, i quali poggiarono su di loro uno sguardo di ghiaccio. Per ultimo, vide un altro personaggio che riconobbe immediatamente come il chierico rinnegato sconfitto tempi addietro. Fuoco crebbe dentro il suo animo, una voglia incontrollata di porre a termine questa missione una volta per tutte. Bisognava però valutare attentamente le mosse: l'ostacolo rappresentato davanti a loro era di tutto rispetto, almeno nelle apparenze. Sussurrò a bassa vo

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - DuNgEoN mAsTeR

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Quella breve pausa, usata da Brandibacco, Ayame e Pikel per recuperare le forze, grazie anche all'aiuto di pozioni o miele magico, sembrò durare molto di più. Tutto si fece silenzio intorno, anche da fuori de lcastello, per quel breve istante, non pervennero rumori di battaglia. Poi tutto tornò a fluire come prima di quella pausa. L'acre odore di quelle bestie immonde tornò a penetrare le narici degli Artigli del Drago, e la battaglia tornò ad imperversare più violenta che mai. Pikel fece il primo passo verso il corridoio, con cautela per evitare di fare troppo rumore nel calpestare i tavolacci di legno che componevano il pavimento. Non appena poggiò il piede a terrà il suo peso fece scricchiolare in maniera preoccupante il legno sottostante. Un rumore del genere, nel silenzio completo in cui sembrava immerso il castello, avrebbe attirato tutte le guardie; ed invece non fu così. Lo scricchiolare, che effettivamente ci fù, forte e fastidioso, non fu udito da alcuno. Un

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST 25-08-1000 PIKEL

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GDR Le ferite erano dolorose ma non voleva fermarsi. Non era nella sua indole farlo, ormai i suoi amici lo conoscevano. Qualcosa in lui però lo fece tentennare e tornare sulle proprie decisioni. Nel suo animo poteva chiaramente avvertire nelle vicinanze un pericolo di grosse proporzioni, un qualcosa che raramente aveva avvertito in passato e che in qualche modo lo fece rallentare. Sì....forse era meglio preparsi al meglio per quello che sarebbe successo di lì a poco...estrasse dalla sua tasca una boccetta e ne trangugio' il contenuto...

UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 - Brandibacco

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Morgon aveva ragione... Brandibacco si sentiva debole, il fianco ferito sanguinava un po', e anche i suoi compagni non erano certo freschi come rose... "Giusto, caro il mio prudente Mago... dato che per il momento non c'è nessuno in vista, tiriamo un attimo il fiato e prepariamoci a proseguire... calmi, concentrati, e... che gli dei ce la mandino buona, per tutta l'erba pipa di tutti i decumani!" bisbigliò l'halfling (meglio non farsi sentire, in ogni caso...). Aprì lo zaino, prese il vasetto di miele magico, ne trangugiò una dose e chiuse gli occhi assaporando l'energica vivanda scivolargli lungo la gola... "Aaah, va un po' meglio..." disse, vedendo che anche Ayame aveva aperto una delle fiale che portava con sè e la beveva avidamente... Attese che anche i suoi compagni si ritemprassero un momento... solo pochi minuti, poi - ahimè - era di nuovo tempo di agire!