UN PROBLEMA SORGE AD OVEST - 25/08/1000 DI - MoRgOn

Dolore. Dolore intenso alla spalla. L'immagine della bocca in cima a quella specie di tentacolo che si avvicinava, spalancata, era ancora viviva. Spostò all'ultimo il corpo, quel tanto che bastava per evitare che l'attacco lo colpisse in pieno volto, ma non abbastanza per evitare che la bocca si chiudesse attorno alla spalla. Fortunatamente la ferita non era troppo profonda. La bocca non si era portata via brandelli di carne. 
Il dolore era forte, ma sembrava ancora tutto a posto.

"Gorlash che male! Figlio di un goblin delle montagne, ora ti trasformo in poltiglia..."

Le parole di Morgon vennero accompagnate con una reazione stupida e spontanea, il tentativo di attaccare con il pugnale che aveva in mano quel tentacolo. La cosa, come ovviamente ci si sarebbe potuto aspettare, non sortì alcun effetto. La lama del pugnale finì per mancare il bersaglio. La cosa però servì a Morgon per trovare un momento di lucidità ed arretrò nuovamente verso le scale.

Non ci fu spazio per altro. Riddack finì l'immonda creatura estraendo un braccio della propria lama dalla carne di quella creatura. La vista di quello che seguì oscurò la gioia per la vittoria. La carne sembrò dapprima friggere per poi evaporare e lasciare a terra i corpi (alcuni straziati) di alcune delle guardie del castello. Erano evidentemente state inglobate contro la loro volontà all'interno del corpo di quell'essere.

Morgon rabbrividì al pensiero del rituale per far sì che ciò avvenisse, e sentì salire dentro di sè una grande bolla d'odio come raramente gli era capitato prima. Era come ipnotizzato da quella vista e dai pensieri che ne seguirono.

Le parole di Brandibacco lo portarono alla realtà con la forza di una martellata.

"Bravo piccoletto... muoviamoci... Pikel... tu in testa... ce la fai?" Morgon fece la domanda al compagno nano, ma non attese la risposta dell'amico e continuò a parlare, dando per scontato che Pikel ce la facesse, confidando ovviamente nella tenacia dei nani.  "Arrivati al piano di sopra muoviti cauto... sempre dritto, non voltare nel corridio a destra..."

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