- GDR - Il gruppo dopo qualche attimo di indecisione iniziò a scendere la collina seguendo Riddack che li precedeva di diversi metri. Ovviamente il ladro non scelse la larga strada principale che recava i solchi del passaggio di molti carri, evidentemente per evitare qualche incontro spiacevole, ma si gettò a capofitto nella vegetazione, seguendo un qualche sentiero che però solo lui vedeva. La discesa non fu agevole, diverse volte alcuni dei membri del gruppo rischiarono di scivolare. Arrivati al fondo della collina, finita la folta vegetazione, c'era un lungo tratto di terreno scoperto che li separava dalle mura della città. Riddack fece segno ai compagni di aspettarli nascosti tra gli alberi e s'incamminò, sempre nascosto, verso il lato ovest della cittadina. A quella distanza dalla città li colse un forte odore di marcio e di putridume, cosa che dalla cima della collina non avevano notato. Le condizioni di vita all'interno delle mura dovevano essere al limite

"Ehm..." Brandibacco si sentiva un po' ingenuo, per aver pensato di poter entrare in città a bordo di quella strana casupola appesa ad una corda: a ben guardare, effettivamente, non arrivava a Forte Destino e oltretutto riuscire a penetrare in quella maniera avrebbe presentato ben più di un problema... Per fortuna Pikel e Morgon, l'uno con la propria irruenza guerriera e l'altro con il suo scetticismo e senso pratico lo avevano riportato alla realtà... che fare dunque? Ma ecco Riddack ridestarsi dal suo stato di astrazione, che raramente coglieva il Ladro, sempre pronto a calarsi subito nelle varie situazioni, ma forse scosso dagli ultimi avvenimenti e specialmente dalle profonde lacerazioni (non solo fisiche) subite nella dura lotta contro il drago... Con la sua recuperata praticità, propose di cercare un ingresso, magari secondario, in modo da entrare nella fortezza, possibilmente passando inosservati... "Molto bene, per tutta l'erba pipa di tutt

GDR Riddack era ancora piuttosto scosso... l'immagine del drago che sputava acido e del suo corpo ustionato gli era ancora ben chiara in mente... Morgon lo riportò alla realtà chiedendo la sua opinione su come entrare nella fortezza infestata dagli orchi... 'La cosa migliore da fare è trovare un ingresso, magari nascosto, e osservare la situazione prima di intervenire... i nemici ci sovrastano come numero, avviciniamoci alla fortezza e vediamo di trovare un passaggio' E come suo solito, senza aspettare una risposta dai compagni, si incamminò a lunghi passi verso la città-fortezza.. NON GDR Scusate la lunga assenza, il lavoro e il campeggio non mi hanno permesso di essere molto presente :(

<< Vecchio amico mio... >> esordì Morgon con fare gentile ed un tono di voce che raramente gli altri componenti del gruppo gli avevano sentito usare. Pikel avrebbe addirittura scommesso che un mezzo sorriso avesse attraversato il volto del mago. Poi tutto improvvisamente cambiò. << ...SEI LA SOLITA TESTA DURA! >> irruppe quasi irato Morgon. << ...ma vuoi proprio farti ammazzare? Non possiamo entrare in quella piazza senza un piano. Cosa intendi fare? Arrivi alla porta principale, bussi ed entri? >>. Fece una pausa per prendere fiato. << Anche io sono d'accordo per entrare prima a Forte Destino, e poi solo successivamente, se la situazione lo richiedesse, di usare quell'affare per salire fino al castello. Vi propongo ancora una volta di provare ad avvicinarci alla cittadina... non dovremmo metterci più di una mezz'ora... >>. << Riddack? Che ne pensi? Pensi di riuscire a trovare un punto per farci entrare tu

GDR Gli occhi di Pikel erano fissi sulla piazza dove gli orchi stavano radunando povere persone imploranti d'aiuto. Alla vista di questo tetro spettacolo, una furia crebbe dentro il suo animo: in pochi secondi seppe che non avrebbe permesso a quegli spietati orchi di fare altro male. "Amici"esordì il nano "capisco la vostra curiosità rivolta a quello strano aggeggio appeso a qui fili ma questo..." e con il dito indicò la piazza "...questo è uno spettacolo che io non accetto. Nella maniera più assoluta." Lasciò un attimo di pausa per far comprendere agli altri la fermezza del suo pensiero e poi riprese:" Io ora vado laggiù a fare spiedini di orchi...spero vogliate accompagnarmi ma in caso contrario non vi porterò certo rancore ma ciò non cambierà la mia decisione...capisco che abbiamo già affrontato tanti pericoli in pochi tempo. Forse anche troppi. Ma questo non mi fermerà. Combatterò fino all'ultimo. Combatterò fino a che non spegnerò l

La proposta di Morgon (andare a sbirciare cosa succedeva in città, senza indugiare oltre, mandando in avanscoperta Riddack, con in apertura Pikel e in chiusura Ayame) piaceva a Brandibacco: era ora di agire, per tutta l'erba pipa di tutti i Decumani!... Stava per replicare quando dal borgo fortificato si levarono le urla delle persone radunate dagli orchi: i cinque compagni si pietrificarono a guardare la scena, notando anche quella buffa casetta che scendeva al paese dalla fortezza attaccata ad una corda... "Per tutte le pipe fatte a mano da mio zio Fortubaldo da Serracinta, ecco un sistema per entrare in città senza dover affrontare le mura... ma da dove parte la fune che trasporta la casetta? Da quella torre a nord della città?" l'halfling si accorse di aver parlato a voce alta dal voltarsi dei suoi compari a guardarlo... Non lasciò passare a vuoto quel momento di riflessione generale: "Che dite, amici, andiamo a dare un'occhiata da vicino? Riddack?