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Visualizzazione dei post da luglio, 2014

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA ARGENTEA - 18/07 - GaMeMaStEr

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Il chierico aveva deciso per il sud. Il gruppo dunque si mosse. Uscì dalla stanza cercando di non fare troppo rumore e cercando, soprattutto, di percepire qualsiasi rumore sospetto. Come sempre il primo della fila era Pikel, seguito da Riddack, Brandibacco, Morgon ed infine Hengist. Niente di niete, nessun rumore, se non lo sferragliare delle armature di Pikel ed Hengist, e i loro stessi respiri. Ripercorsero il tratto di strada percorso poco prima ed arrivarono nel punto in cui il primo corridoio volgeva a sud. Osservarono il corridoio che volgeva a sud. Poco distante una porta nella parete ad ovest. Poco dopo ancora il corridoio svoltava verso est. NON GDR Come volete procere? Porta o corridoio fino alla svolta? Potete usare la funzione commenti sotto questo post per comunicare cosa volete far fare ai vostri personaggi.

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA ARGENTEA – 18/07 – GaMeMaStEr

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La Soglia era sì una cittadina di confine, era sì una città in cui il commercio e le carovane erano all’ordine del giorno, era una cittadina insomma abituata ad avere a che fare con stranezze di ogni tipo, con gente di tutte le razze; ma in tutta sincerità, nani come quelli che quel giorno entrarono in città, non li avevano mai visti. Selvaggi, erano vestiti solo di alcune pelli che portavano poggiate sulle spalle come mantelli. Ognuno di loro aveva lasciato all’ingresso della città un’ascia bipenne con strani simboli dipinti sopra, ed un elmo di ferro, anche questo con strani simboli dipinti sopra. La cosa che più impressionava però erano le grandi teste rasate ed i tatuaggi che ricoprivano i corpi e le teste. L’aspetto selvaggio e duro era rinforzato da occhi chiari e freddi come il ghiaccio. Granitici. Passato l’ingresso della città si guardarono intorno e presero la strana che portava nella parte nord di La Soglia. Arrivati davanti alla taverna del Drago Rosso entra

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA D'ARGENTO - 18/07 - GaMeMaStEr

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FLASH BACK Quando aveva superato le mura di La Soglia indisturbato, ed era entrato nel perimetro del villaggio, nascondendosi, ne aveva quasi sentito l'odore. Poteva sentirne l'odore, come se fosse un predatore. Dapprima stordito da tutto quel puzzo, da quella miriade di odori, ora poteva distinguere il loro odore. Ed in particolare uno di quegli odori era vicino. Dunque il suo signore gli aveva fatto un altro dono. La figura ammantata interamente di nero, era un tutt'uno con l'ombra in cui si era nascosto. Mosse la testa completamente racchiusa nel cappuccio prima a sinistra e poi a destra. Annusò l'aria proveniente da entrambe le direzioni e poi un ghigno apparve su quello che forse una volta era stato un bel viso paffuto. Si mosse rapido e silenzioso. - Un altro dono del mio signore... - pensò. Proseguì sicuro seguendo l'odore che aveva individuato. Lo vide uscire da una porta.  Era il ladro. Una sorta di odio ancestrale prese il suo cuore. Un de

D&D NEXT o LA QUINTA EDIZIONE

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Buon salve a tutti quanti, interrompiamo il normale svolgersi dell'avventura e dei post per rimarcare quanto segue: è uscito, sul sito della Wizards Of the Coast il PDF gratuito (in inglese) di D&D Basic . Le regole base della nuova edizione che permettono il livellamento da 1 a 20. Se queste regole non bastassero alle vostre partite, usciranno a breve (a pagamento) i libri del giocatore, del master.  Ma questo probabilmente lo sapete già! Quello che potreste non sapere è che Editori Folli, sta traducendo il PDF gratuito delle Regole Base in italiano: eccovi il link ! Un sincero plauso per l'iniziativa ed un grosso in bocca al lupo per la mole di lavoro.

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA D'ARGENTO - 18/07 - MoRgOn

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- Eh ti pareva! - Pensò e sospirò Morgon. - Nano testone che non sei altro... se due del gruppo si esprimono per andare in una direzione, lui deve proporre di andare da un'altra parte... - Sorrise quando questo pensiero attraverò la sua testa. Guardò il suo amico nano, muto, che con ampi gesti indicava la porta poco lontana dalla stanza in cui si trovavano. Poi volse lo sguardo verso Brandibacco. " Se ho capito bene le indicazioni del mio amico, vuole andare a nord attraverso quella porta; ed io... ", fece una pausa volutamente provocatoria, perchè, ancora in qualche modo, dell'halfling e del ladro ancora non si fidava, nonostante tutto. " ...sono d'accordo con lui! Non dobbiamo tralasciare nessuna stanza. Ogni dove potremmo trovare informaziomi utili a scoprire come uscire di qui...e fare quello che dobbiamo fare... ". Ora la situazione era questa: Brandibacco e Riddack erano d'accordo a proseguire verso sud, Pikel e Morgon era inclini ad

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA D'ARGENTO - PIKEL - 18/07

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GDR con un gesto di stupore Pikel ammise la mancanza della porta indicata da Morgon sulla mappa! mentre senti' gli altri confabulare sul da farsi, al nano crebbe la curiosità di sapere cosa vi era dietro quella porta...propose agli altri la cosa indicando con il dito sulla mappa la sua scelta, poi però avrebbe lasciato comunque decidere al gruppo il da farsi...forza, forza, armi in pugno e avanti con l'esplorazione! penso' tra se con un sorriso felice.

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA ARGENTEA - 18/07 - Riddack

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GDR La battaglia con lo scarafaggio aveva infastidito parecchio il ladro,non era riuscito a colpire neanche una volta quella bestiaccia che,nonostante le dimensioni,era davvero molto agile... In ogni caso il mostro giaceva a terra senza vita e Riddack salutò il cadavere con un calcio bel piazzato sulle mandibole ricurve accompagnato da un 'non fai più il gradasso ora..' borbottato a mezza voce.. Quando alzò lo sguardo verso la stanza vide i compagni alla ricerca di tesori nella stanza...Pikel osservava incuriosito le sedie mentre il paffuto Halfling leggeva ad alta voce un passaggio di un grosso e polveroso libro che a quanto pareva era il diario della principessa che aspettava il suo amato cavaliere di drago...ma qualcosa era andato storto viste le condizioni del castello,e sicuramente la gemma enorme ritrovata dai nani c'entrava qualcosa in tutto quel gran casino... I pensieri del ladro furono interrotti dalla proposta di Morgon,voleva lasciare la stanza e co

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA ARGENTEA - 18/07 - Brandibacco

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Brandibacco stava ancora esaminando l'antico volume che aveva trovato sulla sedia quando le parole del Mago lo scossero facendolo tornare alla realtà... "Eh già, bisogna muoversi, e in fretta direi anch'io, sennò chissà cos'altro salta fuori ad attaccarci! Come diceva il mio vecchio zio Alvidio Saccoforato, meglio correre incontro al pericolo, possibilmente senza trovarlo, che aspettare che ti caschi tra capo e collo mentre ti fai una fumata di erbapipa! Eh, la saggezza degli avi..." Posato il libro, l'halfling si avvicinò agli altri membri del gruppo, che si stavano scambiando occhiate incerte riguardo la direzione da prendere, e gettò uno sguardo alla mappa che Pikel teneva tra le mani. "Io sarei per andare a sud... in quest'ala abbiamo affrontato già parecchi nemici, facendo un bel po' di baccano, magari ne arrivano altri! Di là la strada forse è più sgombra... Intuito di mezzuomo... voi che dite, compari?..."

IL PALAZZO DELLA PRINCIPESSA ARGENTEA - 18/07 - MoRgOn

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Morgon, sulla porta, osservò nel corridoio, da una parte e dall'altra. Nessuno in vista. Cercò di ascoltare se ci fossero dei rumori in lontananza. Non sentì nulla. Sembrava tutto tranquillo. Sembrava tutto fin troppo tranquillo. Non sapeva cos'era, ma aveva una strana sensazione. Era come un formicolio alla base della testa. Era grosso modo la stessa sensazione che a volte gli capitava di sentire quando usava degli incantesimi particolarmente potenti. Non che ne usasse così spesso. Fece un sospiro e si voltò all'interno della stanza per osservare cosa stavano facendo i compagni. Vide Brandibacco con il libro in mano, Pikel stava posando la sedia più pregiata a terra, con aria delusa. - Credo ricaveremo poche monete da quest'avventura - pensò abbozzando un piccolo sorriso. Cercò di tornare serio, anche perchè la situazione lo richiedeva. " Pikel " Morgon chiamò l'amico. " Tu che hai la mappa, tirala fuori dallo zaino, diamoci un'occhi